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Civici X del Trasimeno e del Pievese “Italia Mediana e PNNR. Le proposte dei Comuni e della Regione. Luci ed ombre”

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(riceviamo e pubblichiamo) In questi giorni sono giunti alla attenzione nostra e dei cittadini due argomenti molto importanti. Il primo è stato un confronto, aperto dal professor Diotallevi, docente universitario a Roma, sul tema della tutela degli interessi dell’Italia Centrale e del suo rilancio in questa fase decisiva. Il secondo, la presentazione a Panicale, da parte degli otto comuni dell’Unione del Trasimeno , insieme ai comuni di Perugia e Corciano ed all’Università, dei progetti e degli interventi strategici presentati all’interno dei fondi del “Next Generation Eu”, i provvedimenti, cioè,  varati dalla Comunità Europea per promuovere la ripresa economica e sociale dopo la pandemia. Stiamo cioè parlando di temi cruciali per il futuro delle nostre popolazione, dei nostri paesi e della nostra area territoriale.

Sentiamo quindi l’obbligo come Civici Per l’Umbria e come “hub territoriali” di Castiglione del Lago e di Città della Pieve, di fare una nostra valutazione e indicare alcune nostre proposte, anche nella speranza che prenda corpo un confronto positivo fra istituzioni, forze politiche e soprattutto forze economiche e sociali.

Italia Centrale o macroregione. Per quanto riguarda l’interesse a ragionare in termini di area vasta, di grande regione non possiamo che dire “Finalmente”. Sono ormai anni che le personalità più avvedute indicano la necessità di muoversi in questa direzione per darsi quelle dimensioni economiche, imprenditoriali ed istituzionali, che possano avere delle opportunità nelle competizioni, economiche e di sistema, che stanno caratterizzando gli scenari continentali e mondiali della globalizzazione. I timidi tentativi avviati qualche anno fa in occasione della proposta della stazione Mediatruria sembrano sepolti da tempo. Sono stati sepolti dalla passata maggioranza, così come non sembrano avere grandi attenzioni da parte della attuale.

La nostra zona il Trasimeno, il Pievese sono invece doppiamente interessati perché in questi anni i rapporti, in particolare con la vicina Toscana sono diventati parte integrante della vita quotidiana, nel lavoro, nello studio, nel commercio, nel turismo, nella sanità.

Nel dibattito sono intervenuti in molti ed anche personalità di spicco, dalla presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni alla sindaca di Roma Virginia Raggi, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, al sindaco di Firenze Nardella, al sottosegretario Durigon. Ovviamente con accentuazioni e priorità diverse, ma tutti con interesse e spirito positivo. Il presidente Zingaretti ha anche annunciato l’impegno di contattare i suoi colleghi presidenti di Umbria, Marche, Lazio ed Abruzzo per avviare un confronto istituzionale. Non sarebbe male che un analogo confronto si potesse aprire a livello delle forze politiche e delle rappresentanze delle forze economiche.

In questo contesto però noi Civici Per l’Umbria, del Trasimeno e del Pievese, vogliamo lanciare una proposta, una proposta diciamo intermedia, meno ambiziosa, ma forse più realizzabile.

Sarebbe utile che alcune regioni, come per esempio Umbria e Toscana, si confrontassero da subito con delle ipotesi di legislazione comune, valida per le aree di confine, su alcuni temi ormai non rinviabili, ci riferiamo ai trasporti, alla sanità, alla scuola, al commercio, allo stesso ordine pubblico. Abbiamo vissuto nei mesi di questa pandemia la grande inadeguatezza ed antistoricità di certi confini geografici, che ha creato quotidianamente problemi ai cittadini che dovevano spostarsi per le necessità lavorative o familiari. Così come ha creato grandi problemi nella stessa azione di controllo da parte delle autorità di pubblica sicurezza.

Una legislazione straordinaria per le aree di confine che possa in sostanza consentire ai comuni di avvalersi delle migliori condizioni che si presentano nel panorama istituzionale e dei servizi.

Recovery Fund. Il secondo tema di grande attualità ed importanza è quello del “Recovery Fund”, le ingenti risorse messe a disposizione dell’Europa per la ripresa dopo la pandemia per cui dovranno essere presentati progetti entro poche settimane. Fra i progetti presentati a Panicale quattro riguardavano i comuni della nostra zona ed erano i seguenti:

  1. Gestione ottimale delle risorse idriche del Chiascio e stabilizzazione dei livelli del Lago Trasimeno
  2. Creazione e Servizio di un Digital Twin di Perugia,
  3. Linea BRT extraurbana Perugia – Tavernelle e riorganizzazione servizi nell’area sud del Trasimeno
  4. Nuova definizione dei servizi socio- sanitari distrettuali.

Progetti per un importo complessivo previsto di circa 170 milioni di euro, gran parte dei quali riservati agli interventi sul Lago ed alla linea di bus elettrici Perugia Tavernelle.

I progetti presentati per la sola città di Perugia ammonterebbero a circa 800 milioni di euro, mentre quelli per l’Università a circa 850. Ci sono inoltre, fra questi, diversi progetti non ancora valorizzati.

La Giunta Regionale ha contemporaneamente predisposto il PNRR Umbria 2021-2026 al cui interno sono compresi una parte dei progetti presentati dall’Unione dei Comuni, dal Comune di Perugia e dall’Università

L’importo complessivo del piano regionale ammonta a 3 miliardi e 75mlioni di euro. Suddivisi in sei linee di intervento: digitalizzazione e innovazione, transizione ecologica, infrastrutture, istruzione e ricerca, inclusione, salute.

Nel Piano Regionale sono ricompresi i quattro progetti presentati a Panicale, con l’unica eccezione di una riduzione degli interventi sui servizi territoriali sanitari e ci sono anche due ulteriori indicazioni progettuali che interessano la nostra area. Il primo riguarda la proposta di Polo Ospedaliero unico del Trasimeno e la seconda la possibilità di un intervento industrialmente sostenibile su Pietrafitta. Entrambi citati come opportunità ma senza indicazioni di spesa.

La prima valutazione che ci sentiamo di fare è quella dei segnali positivi che questa iniziativa intercomunale, lancia. Una iniziativa che torna a coinvolgere tutti i comuni del Trasimeno  e del Pievese, più quelli di Corciano e soprattutto di Perugia, è un sintomo di maturazione della consapevolezza circa le dimensioni della risposte che la crisi richiede. Il coinvolgimento del Comune di Perugia indica una nuova attenzione della città capoluogo, verso il ruolo che dovrebbe avere, e verso le diverse aree regionali, insieme ad un primo spostamento di interesse dalla Valle Umbra verso la Valdichiana, primo passo verso quell’ottica di grande regione mediana che resta il punto di riferimento della nostra associazione. Il coinvolgimento dell’Università poi potrebbe essere il segnale di un avvicinamento di una istituzione fondamentale nel campo della ricerca verso le esigenze del territorio, sia a livello istituzionale che a quello economico e sociale.

Altro segnale positivo è quello dal punto di vista politico. L’iniziativa parte da Comuni amministrati da forze politiche diverse ed alternative a livello regionale e nazionale. Ma le divisioni partitiche, noi diciamo le divisioni della vecchia politica, in questo caso sono state superate. E’ l’atteggiamento che dovrebbe prevalere sempre. L’interesse dei cittadini viene prima di qualsiasi interesse di bandiera e l’unità delle forze diviene la base per ogni disegno realmente riformatore.

Le ombre riguardano sul Progetto regionale complessivo, la conferma di una disattenzione grave, soprattutto sul versante delle infrastrutture a tutto ciò che è fuori dalla Valle Umbra e tutto ciò che fa parte delle aree di confine e di integrazione con la Toscana, anche alla luce del rinnovato interesse per il valore nazionale dell’Italia Centrale.

Ci sono quindi a nostro avviso, delle questioni che restano aperte, che nei prossimi giorni e nelle prossime settimane vorremmo chiarire con gli interlocutori interessati. Inoltre sarà interessante capire quali sono le altre linee di finanziamento che potranno essere utilizzate per gli altri progetti non compresi. O quali i margini di riequilibrio, interni al piano, siano praticabili.

Ci riferiamo agli interventi sulla viabilità Perugia Chiusi, che avvengano sul tratto Piegaro Moiano, avvengano sulla 599 passando per Magione, per Montebuono su Vallupina – Ellera- Quattrotorri – Perugia.

Ci riferiamo alle iniziative, che oltre alla digitalizzazione, sono necessarie per consolidare il tessuto di imprese che dovranno essere le protagoniste di un “Cluster” sul turismo a livello interregionale con la vicina Toscana.

Ci riferiamo ad una misura agro-ambientale che definisca un protocollo sperimentale di coltivazione dei terreni agricoli nella fascia compresa tra il bagnasciuga (Prati Umidi) ed il primo anello viario (ed oltre se possibile) basato su metodi di agricoltura conservativa per qualificare i prodotti, rivitalizzare i terreni coltivati con effetti diretti e salutari sulle acque del lago.

Ci riferiamo alla valorizzazione delle infrastrutture dell’Aeroporto Eleuteri di Castiglione del Lago e al completamento del ripristino delle strutture esistenti oltre che alla La valorizzazione dell’Isola Polvese .

Ci riferiamo ad interventi necessari nel grande patrimonio artistico e culturale della zona, fondamentale per l’attrazione culturale e turistica, così come previsto giustamente anche nel progetto relativo alla città di Perugia.

Ci riferiamo ad alcune opere fondamentali infrastrutturali, soprattutto a livello di parcheggi, di percorsi meccanizzati a supporto, che si rendono necessari nella zona, per rendere migliore l’azione di valorizzazione dei nostri centri storici.

Ci riferiamo alle risorse per quella legislazione interregionale di cui abbiamo parlato e per le aree di confine che per noi è il primo passo verso la costruzione di una Regione Europea a cominciare dalla stazione per l’Alta Velocità Mediaetruria che non consideriamo superata o in alternativa con una strutturazione ed un rafforzamento delle fermate di Chiusi e Terontola, con gli opportuni servizi.

Non conosciamo le tempistiche, che sappiamo brevissime, relative all’iter di presentazione dei progetti. Non conosciamo, cosa ancora più importante, i criteri di ripartizione fra i progetti. Non conosciamo ancora quale sarà la risposta del Governo e il ruolo degli Enti Locali. Crediamo sia utile comunque attivare un primo confronto su questi temi , perché l’unità della politica, sia, eventualmente, sostenuta da una auspicabile condivisione della società locale tutta.

Gianni Fanfano. “Civici Per l’Umbria” Membro Esecutivo Regionale

Leandro Pacelli.  “Civici Per l’Umbria” Responsabile Hub Castiglione del Lago