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Chiusi. Comitati ARIA, Il Bersaglio ed il Riccio chiedono alla Regione Toscana una nuova partecipazione allargata sull’attività di Biotecnologia srl.

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(comunicato stampa) “La sacralita’ della democrazia e del processo partecipativo”. Oggi  5 marzo il comitato ARIA e le associazioni Il Riccio e Bersaglio hanno ricevuto risposta dalla responsabile Valutazione Impatto Ambientale della Regione Toscana alla propria comunicazione del 25 febbraio u.s. con la quale veniva richiesto l’adozione dei provvedimenti opportuni al fine di garantire la partecipazione della Regione Umbria e dei Comuni limitrofi al procedimento di via postuma in relazione all’attività di Bioecologia Srl.

Nella propria pec il comitato e associazioni lamentavano un’assenza di un coinvolgimento formale e sostanziale sia della Regione Umbria che degli enti locali limitrofi, e conseguentemente, anche della vicina cittadinanza umbra, nel progetto della società Bioecologia (ora ACEA) per la ristrutturazione e ampliamento del depuratore situato in località Biffe.

A questa contestazione il settore VIA risponde che il progetto è stato in pubblicazione dal 9 ottobre e nei 60 giorni chiunque avrebbe potuto presentare osservazioni.

Pur non essendo questa la sede per formalizzare il doveroso riscontro, ci permettiamo di ricordare che la mera pubblicazione del progetto non può di certo coincidere con la partecipazione attiva.

Fra l’altro proprio nel periodo di pubblicazione eravamo impegnati nella preparazione e svolgimento dell’inchiesta pubblica sul progetto nella stessa area per un impianto di carbonizzazione idrotermale presentato da ACEA.

Non può sfuggire il fatto che la valutazione complessiva del progetto ACEA non faceva alcun riferimento al progetto di Bioecologia srl (che ricordiamo è completamente controllata da Acea),  diretto ad ottenere un ampliamento sia strutturale che quantitativo di quanto attualmente in essere, fatto che avrebbe comunque generato una logica ed ovvia interazione complessiva con l’attività di trattamento idrotermale proposta da Acea.

Appare inoltre irrilevante la circostanza che il proponente, abbia riportato nel progetto che “… l’opera/impianto/ installazione risiede nel territorio del Comune di Chiusi (SI) interessa a livello di impatti sul territorio del Comune di Chiusi (SI)”.

Sorge spontanea la domanda: allora come possiamo chiamare, se non recettori sensibili, le attività che ambientalmente sono a distanza di poche centinaia di metri dall’impianto di Bioecologia Srl, ma territorialmente ricadono nella regione limitrofa? Come possiamo interpretare il concetto “ambiente” se non in termini globali? Ricordiamoci che al di là del confine regionale insistono molte attività che già nel tempo hanno lamentato l’emissione di cattivi odori. Sarebbe stato compito del settore VIA di valutare la completezza  e la pertinenza dei responsi di Bioecologia.

Alla richiesta del settore VIA di una valutazione adeguata dei recettori la risposta di Bioecologia è stata inadeguata e francamente parziale e limitata. Sono stati del tutto ignorati recettori relativi a una palestra, un ristorante, un palazzetto dello sport in costruzione, altre attività produttive.

Il contentino concesso della presentazione di “… osservazioni scritte  (…) entro quarantotto ore antecedenti l’ora della prima seduta della conferenza, delle quali si tiene conto se pertinenti all’oggetto del procedimento” non ci soddisfa.

Quello che chiediamo è una nuova procedura che, da un lato, tenga conto degli inviolabili diritti di partecipazione al processo di Via delle popolazioni interessate e, dall’altro, permetta anche alla Regione Umbra, agli Enti locali limitrofi ed Enti preposti, di partecipare all’iter di Via Postuma dal primo momento e sino alla fase finale della Conferenza servizi e dell’adozione del provvedimento conclusivo.

                  Comitato A.RI.A.

                 E.T.S. Associazione “Il Bersaglio”

                 Associazione “Il Riccio”