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Castiglione. Il nuovo Comitato Direttivo del Consorzio Urat

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(AKR) – Castiglione del Lago – Presentata la squadra dell’Urat, l’associazione fra gli operatori turistici del Trasimeno che produce un fatturato di decine e decine di milioni di euro e un indotto calcolato in oltre 150 milioni all’anno. Riconfermato presidente Augusto Raiconi con al fianco il presidente onorario Marcello Cresti e il vicepresidente Giorgio Bacioccola. Nel nuovo Comitato Direttivo, insieme a Bacioccola, figurano Michele Benemio, Annalisa Cicottini, Roberto Pammelati, Enrico Pazzaglia, Roberto Peppicelli, Francesca Tulli e Sabina Cantarelli. Il Collegio dei probiviri è composto da Roberto Salvetti (presidente), Simona Migliorati, Bruno Posta, Massimo Maiarelli  e Claudio Capponi.

Tutti gli eletti sono impegnati in gruppi di lavoro che coinvolgono numerosi associati distinti per tipologie ricettive: alberghiero, campeggi, villaggi, agriturismi; a questi si aggiunge il gruppo misto di “Trasimeno Sapori” che coinvolge ricettività, ristorazione, servizi, produzioni enogastronomiche e pesca coordinato da Susanna Straccali. Ha partecipato alla conferenza stampa l’assessore allo sviluppo economico del Comune di Città della Pieve Milena Mezzetti.

«L’Urat da anni lavora in stretta collaborazione con gli otto Comuni del comprensorio lacustre – ha dichiarato il presidente Augusto Raiconi – per rappresentare al meglio le ricchezze culturali, storico-artistiche, museali e per dare il giusto rilievo alle armoniose bellezze ambientali. Noi siamo un comprensorio importantissimo per l’economia regionale e abbiamo bisogno di maggiore attenzione da parte della politica: chi viene al Trasimeno, nei 10, 12 anche 15 giorni di permanenza (dato unico nell’Italia centrale) si muove e porta ricchezza nel resto dell’Umbria».

Un territorio che presenta un’offerta ricca nel settore sportivo, ricreativo, hobbistico e dalla varietà e molteplicità dei servizi indirizzati al soddisfacimento delle esigenze del turista: dai noleggi di auto, quad, vespe, biciclette, barche, alle attività di equitazione, della pesca sportiva, del parco avventura, acquapark, rafting, alle esperienze delle fattorie didattiche o escursioni naturalistiche.

Urat, una struttura leggerissima ed altamente efficiente, produce un catalogo, tradotto in 5 lingue, che da sempre è prezioso sostegno ad una accoglienza professionale e accattivante e che continua ad essere insostituibile mezzo per la diffusione in Italia e in Europa della conoscenza del Trasimeno e delle peculiarità del suo territorio; poi pubblica “Trasimeno Sapori” che racconta in italiano e in inglese la sempre più caratterizzata gastronomia lacustre e mette in evidenza la autenticità e genuinità delle nostre eccellenze agroalimentari. La novità di quest’anno è la “Yes Trasimeno Card”, una carta che ha raccolto l’adesione di oltre 40 aziende che praticano una scontistica diversificata: «Una iniziativa importante – sottolinea Raiconi – perché contribuisce a rappresentare la unitarietà del territorio e costituisce valore aggiunto della offerta turistica». Il Consorzio Urat è impegnato a proseguire con sempre maggiore determinazione il percorso di una stretta collaborazione tra aziende della ricettività e quelle delle produzioni agroalimentari e dei servizi per meglio affrontare i mercati nazionali ed esteri, facilitando la costruzione e la vendita di pacchetti turistici. Con questo “format” sono stati raggiunti positivi risultati all’Agriturismo in Fiera di Milano e alla fiera Slow Food di Stoccarda.

Il ruolo dell’Urat è oggi di promozione e sviluppo del comprensorio Trasimeno-Pievese, compito importante ma che i 108 associati non possono sostenere in modo adeguato, né può essere sufficiente, spiegano a gran voce, il sostegno economico degli otto comuni che attingono alle risorse dell’Imposta di Soggiorno, che però deve essere utilizzata solo per rilanciare il settore. «Per un rilancio economico del nostro territorio serve un impegno forte della Regione e specificamente degli assessorati al Turismo e all’Agricoltura, impegno che consenta la realizzazione dei progetti integrati di promozione e commercializzazione già elaborati o in corso di definizione. Il problema delle infrastrutture rimane centrale: sono tre le problematiche che poniamo oggi all’attenzione della Giunta e del Consiglio Regionale: la stabilizzazione del livello delle acque, con l’utilizzo delle acque di Montedoglio e il completamento della condotta del Chiascio; il completamento della pista ciclabile e, urgentissimo, il risanamento dei fondi stradali della viabilità stradale su cui siamo in ritardo rispetto alle zone vicine e molto distanti, gravemente lontani dagli standard europei. Su questi temi colposamente trascurati negli ultimi 15/20 anni intendiamo aprire una vertenza con la Regione Umbria sollecitando anche l’impegno e il sostegno dei nostri Comuni, delle associazioni imprenditoriali, dei sindaci e di tutti i cittadini».