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Castiglione Civica. Le proposte

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(riceviamo e pubblichiamo)  Castiglione civica guarda alla prossima competizione elettorale con la volontà di essere un riferimento non solo per i cittadini scontenti, delusi o disillusi da questi cinque anni di amministrazione, ma anche, e soprattutto, per chi intende impegnarsi fattivamente per migliorare le condizioni della nostra comunità.

In questo senso, abbiamo già delineato quella che sarà la nostra priorità assoluta: la manutenzione e la cura del territorio; è inutile pronunciare tanti bei discorsi sul turismo, le presenze, l’intrattenimento, l’attrattività, nel momento in cui le nostre frazioni, e spesso lo stesso capoluogo, versano in uno stato impresentabile.

Le strade sono in primo luogo un’infrastruttura dalla cui buona manutenzione non dipendono “solo” logistica, trasporti e sicurezza, ma anche la stessa immagine del nostro Comune; sono un biglietto da visita che, ormai da anni, dà un’immagine di abbandono, trascuratezza e, soprattutto, pericolosità.

Pensiamo con fermezza che nulla si potrà fare in tale direzione, se non potenziando il cantiere comunale, ormai ridotto all’osso, e fornendo le idonee risorse alla struttura per pianificare un’efficace azione di manutenzione viaria.

In questa direzione si potrà effettuare un investimento di lungo corso per l’acquisto di una macchina per la sigillatura periodica delle crepe (la cosiddetta “rattoppa buche”), che potrà rapidamente garantire un netto miglioramento delle condizioni delle strade e così permettere la più sostenibile programmazione di interventi di radicale rifacimento; non potrà, poi, costituire un tabù il rivolgersi all’esterno per l’affidamento di opere di manutenzione indifferibili e non direttamente gestibili dall’amministrazione comunale.

Con lo stesso spirito di concretezza, si dovrà immediatamente lavorare per un piano di ristrutturazione dei nostri cimiteri, elaborato con le modalità e gli strumenti che l’attuale normativa consente in termini di coprogettazione o di finanza di progetto. Si garantirà così la sostenibilità degli interventi e la durevolezza delle migliorie.

Un altro fronte cardine per la crescita armoniosa di Castiglione del Lago è senza dubbio quello della scuola. La crisi demografica generale pone delle nuove sfide di sussistenza e crescita che non possono essere affrontate da semplici spettatori, ma con idee chiare e proposte realizzabili. Il nostro Istituto omnicomprensivo ha visto in questi ultimi anni implementata fortemente l’offerta formativa, gli iscritti, il corpo docente e il personale al servizio dell’istituzione. L’amministrazione comunale deve supportare efficacemente l’Istituto, facendosi carico di tutte le problematiche logistiche che inevitabilmente possono verificarsi e mirando a farlo divenire un polo di riferimento per l’intero comprensorio del Trasimeno. Per far questo, si deve pensare anche alla possibile introduzione di nuovi indirizzi o articolazioni di indirizzi nella scuola secondaria di secondo grado, in coerenza con la frenetica evoluzione degli scenari socio-economici ed accompagnando in modo sinergico questa transizione.

In sostanza, e più in generale, occorre governare i processi e non farsi travolgere passivamente da dinamiche che non consentono più, se mai l’hanno consentito, improvvisazione, superficialità, inesperienza e mancanza di specifiche competenze.

L’entusiasmo e i sorrisi larghi, se non supportati da una solida formazione politica e amministrativa, si traducono, purtroppo, nella migliore delle ipotesi, in tracotanza.

Siamo qui per superare tutto ciò, con tante idee, figlie della nostra attività nel mondo dell’associazionismo, delle professioni e dell’impresa, ma anche con tanto, tantissimo, realismo e rispetto dei castiglionesi.

Siamo l’unica alternativa credibile alla politica che non dà risposte, che abbandona i suoi cittadini, soprattutto nelle frazioni; frazioni in cui abita circa la metà della nostra popolazione, che devono tornare ad essere una risorsa del territorio e non un problema, che devono tornare a far parte – davvero – della nostra Comunità, che devono ripopolarsi, anche con giovani famiglie che possano vivere in piccoli borghi muniti dei servizi che un Comune deve garantire.

Per questo c’è bisogno anche di impianti sportivi funzionanti, aree giochi fruibili e sicure; c’è bisogno di delocalizzare eventi, iniziative e mercatini, evitando la creazione di dormitori, spenti e senza futuro.

Il nostro progetto è credibile, sostenuto dalla voglia di fare e dalle competenze; poche promesse, ma tanti fatti.

Elimineremo le spese superflue e voluttuarie, lavorando per eliminare i disagi che ogni giorno subiscono i nostri cittadini, per concretizzare, poi, progetti di vera valorizzazione del territorio.