Per il fatto che hai vinto, non mi stai meno simpatico.
Siccome, però, la pacca sulla spalla e la stretta di mano ce la siamo già data al termine dello scrutinio adesso inizia una fase nuova.
Hai vinto, con minori difficoltà di quanto magari temevi ma hai vinto.
Di certo un grande aiuto te lo ha fornito la divisione dell’opposizione, all’interno della quale ci sono state forze che non hanno voluto raccogliere l’invito ad organizzare una lista civica che io feci subito dopo le elezioni politiche del 2013.
Magari una lista unica di opposizione avrebbe anche potuto perdere, però di certo sarebbe stata una lotta ben diversa: Manganello vinse con il 64% dei voti, tu invece hai vinto solo con il 55%.
Questa, però, è già storia: servirà di lezione a chi, in futuro, vorrà realmente organizzare le condizioni del cambiamento a favore di Città della Pieve.
Per il momento sembra proprio che, il partito erede della meccanismo di potere che governa la Città da 70 anni, ovvero la più evidente macchina di conservazione dello status quo, sia stato individuato dalla maggioranza dei Pievesi come forza di cambiamento.
Stranezze della politica!
Della parola cambiamento ne ho piene le orecchie, ma di esso ho sin qui letto e sentito descrizioni generiche tanto da essere completamente astratte ed il tuo programma elettorale non fa eccezione.
Per cui, come dicevo, da qui in avanti ci misureremo sui fatti.
E con me anche una buona metà di quelli che ti hanno dato il voto con entusiasmo si aspetta da te grandi cose.
Da parte mia sappi che avrai tutta la disponibilità che vorrai: da parte tua mi auguro che ce ne possa essere altrettanta.
Sindaco, da adesso viene il bello!
