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Arriva il caldo primaverile

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Dopo una Pasqua discreta e una pasquetta nuvolosa con qualche raggio di sole, pur con uno scroscio di pioggia imprevisto nel tardo pomeriggio, l’anticiclone africano nei prossimi giorni scalderà i motori in vista della stagione calda. Gonfiato da un affondo atlantico sulla penisola iberica, il buon vecchio “cammello”, come viene chiamato l’anticiclone africano tra gli appassionati di meteorologia per la peculiarità con cui invade periodicamente con le sue “gobbe” l’Europa meridionale e non solo, ci sfiorerà nei prossimi due giorni portando un forte aumento termico soprattutto al sud ma, in misura minore, anche su di noi.

Tra domani e dopodomani le temperature saliranno notevolmente, superando ovunque i 20 gradi e toccando punte di 25 gradi nelle valli giovedì. Nel fine settimana invece si avrà una generale instabilizzazione del clima a causa del traslare della depressione iberica verso ovest, con un aumento della nuvolosità, qualche pioggia e un generale calo della temperatura verso valori più consoni al periodo.

Con tale sferzata calda finale, marzo, che sembrava poter essere un mese globalmente fresco, finirà anch’esso probabilmente leggermente più caldo della media, come tutti i 12 mesi precedenti. E’ infatti addirittura dal febbraio 2015 che non abbiamo un mese “normale” a livello di temperature, praticamente un anno intero tutto più caldo della norma, a tratti di poco e a tratti, come nel caldissimo luglio 2015 e nel mitissimo febbraio 2016, di oltre 3 gradi sopra la media. Questo continuo ed ormai “patologico” susseguirsi di mesi caldi è dovuto a due fenomeni: il Global Warming, che anche se più lentamente del previsto procede comunque inesorabile al di là di tutti i buoni propositi dei politici mondiali nei loro “summit” sul clima; e al fenomeno del “Niño“, avutosi nel 2015 e ancora in corso in fase calante, che, pur essendo un processo di riscaldamento periodico ristretto all’Oceano Pacifico, sempre se si può parlare di “fenomeno ristretto” interessando l’oceano più grande del mondo, alla fine ha ripercussioni mediamente calde su tutto il globo e continuerà probabilmente ad averne fino almeno a tutta l’estate 2016.

 

Giaime Marchesini