(aun) Si sono conclusi i lavori del tavolo tecnico che era stato istituito con il protocollo a firma dei due Governatori Giani e Tesei, del Ministro Giovannini e dell’allora AD di RFI Vera Fiorani per individuare la località più adatta dove insediare la Stazione dell’Alta Velocità Medio Etruria.
Sei mesi fa lo stesso Ministro Salvini era poi intervenuto per dare l’avvio concreto al tavolo. Tutto nacque circa due anni fa, grazie alla visita di cortesia del Governatore Giani in Umbria, in seguito alla quale due furono gli obiettivi di reciproca collaborazione che emersero, per la Toscana la realizzazione del passante dell’AV di Santa Maria Novella, opera colossale di importanza nazionale e, per l’Umbria, la realizzazione di una nuova stazione che desse all’Umbria la possibilità di rompere l’isolamento atavico che l’ha fin qui isolata dal resto del Paese.
Il primo obiettivo è stato brillantemente conseguito con soddisfazione generale ed oggi, dopo un periodo di studi, confronti e riflessioni i territori centrali di questo vasto territorio fra le due regioni, ottengono finalmente di poter realizzare un sogno di decenni, quello di poter accedere alla linea dell’AV da cui l’Umbria fu esclusa, come fu esclusa dall’Autostrada del Sole, come non ha avuto la fortuna di avere un accesso al mare ed ai porti, fattore di enorme sviluppo con tutta una serie di provvedimenti a loro favore. Oggi, lo studio di 60 pagine, condotto in collaborazione fra i tecnici delle due regioni Toscana e Umbria, elaborato dai dirigenti ai massimi livelli di RFI, con i rappresentanti del Ministero, sentite le aziende di trasporto Trenitalia e Italo, valutando circa 30 parametri con le relative ponderazioni, ha stabilito che Creti è la località più adatta, con vari pro e contro relativi a tutte le ipotesi esaminate. Entrambe le regioni hanno presentato nel corso di questi mesi le proprie specifiche osservazioni.
Si apre adesso una delicata fase di ampia collaborazione fra le due regioni con il Ministero RFI ed ANAS per studiare le opere complementari per rendere fruibile al massimo la nuova stazione che, analogamente alla Medio Padana, sarà fattore di sviluppo certo per tutte e tre le province, le toscane Arezzo e Siena e Perugia, interessate anche dalla realizzazione della E78, il cui percorso, va ricordato, fu delineato da uno studio dell’ANAS che individuò la soluzione proposta dalla Toscana come la migliore, soluzione accettata dall’Umbria di buon grado, nonostante che i comuni umbri fossero tutt’altro che d’accordo ma l’unica logica collaborativa non può non prevalere dando forza all’interesse generale, nella convinzione che da entrambe queste opere deriveranno nuove occasioni di notevole sviluppo per questa fascia centrale della penisola. La richiesta al MIT di una somma per elaborare un PFTE, anche di modesto importo, circa 20 milioni, sarà il prossimo passo che andrà a fornire a tutti gli attori di questa sfida comune lo strumento per procedere alla successiva urgente realizzazione. La Presidente Tesei ha seguito personalmente, dall’inizio alla conclusione, nel corso di questi mesi lo svolgersi degli eventi condividendone pienamente ogni passaggio.