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Il successo del “Museo Don Oscar”. Cosa ci dice?

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Il Centro Espositivo del Terziere Castello, più e giustamente noto come “Museo don Oscar Carbonari” si avvia al compimento del primo anno di vita. A fine 2014 ha registrato 2600 visitatori, escluse le presenze della giornata inaugurale e incassato circa 700 euro di offerte. Al 28 giugno, ad un anno dalla apertura, si prevede di raggiungere le 4.000 visite.

I giudizi dei visitatori, come si può vedere da alcuni commenti che riportiamo sotto, sono non solo entusiasti, ma soprattutto “azzeccati”, cioè dimostrano che è stato colto in pieno il senso dell’iniziativa.

Si può e si deve fare quindi un primo bilancio per guardare al futuro dell’iniziativa e per fare qualche valutazione sui temi ad esso collegati:  storia e identità cittadina, Terzieri, turismo.

Una riflessione importante cui anche gli altri due Terzieri, il Casalino ed il Borgo Dentro sembrano interessati, viste le  iniziative che hanno preso e stanno prendendo in occasione del Cinquantennale della fondazione del Terziere il primo  e del Venticinquennale dei Quadri Viventi, il secondo.

La prima valutazione spontanea che viene da fare è un confronto con i dati disponibili,  del circuito museale ufficiale. I numeri del 2014 sono quasi uguali, con una differenza non lieve,  nel  caso del circuito museale i dati si riferiscono ad un anno di attività, nel caso del Museo Don Oscar, ai soli fine settimana di sei mesi. Qualcosa questo dovrebbe insegnare. Cioè senza fare graduatorie si tratta di capire che l’offerta di cose da vedere e gustare va qualificata e  soprattutto ampliata e che non deve essere ricondotta soltanto  alle pur notevoli bellezze artistiche. La permanenza a Città della Pieve, stante l’attuale offerta, è troppo breve, da qui si deve partire per organizzare le risorse presenti e soprattutto quelle ancora da sviluppare.

Sul versante dei Terzieri la lezione è chiara. le loro iniziative sono la maggiore attrazione turistica di agosto, ed agosto è il mese dove si realizzano la metà delle  presenze. I Terzieri sono anche il polo sociale e culturale, in senso lato e  di massa, più attivo della città. Devono essere capaci di estendere nel tempo e nello spazio le loro iniziative. L’ipotesi dei musei, tratta dall’esperienza senese, che ha intrapreso il  terziere Castello per adesso è la sola in campo.

Da ricordare anche la importante e riuscita manifestazione organizzata dal “Museo Don Oscar” nel  dicembre con ” Epoche in Passerella” che ha visto la partecipazione di tutte le maggiori manifestazioni in costume dell’ Umbria. Quest’anno avremo la seconda edizione continuando a candidare Città della Pieve come punto di incontro e di riflessione nel campo della rievocazione storica.

Le basi quindi sono state gettate. Le soddisfazioni ci sono state. Le difficoltà pure,  a cominciare dalla insopportabile burocrazia che ancora non ha portato, a più di un anno dalla concessione alla erogazione del contributo comunitario previsto e sulla carta attribuito.

Infine forse il messaggio più importante. Il Museo Don Oscar si sposterà da Palazzo Della Corgna  a Palazzo Baglioni. E’ uno spostamento che il Terziere ha vissuto e vive come uno  sforzo  coerente per provare a ridare vita, insieme ad altre iniziative,  ad una delle zone più  emarginate della città .

Speriamo che anche questa impresa abbia il successo che si merita

(g.f)

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