Home Argomenti Cronaca Il sindaco Scricciolo: abbiamo messo tantissima carne al fuoco.

Il sindaco Scricciolo: abbiamo messo tantissima carne al fuoco.

Condividi

Questa è la prima intervista che facciamo al nuovo sindaco di Città della Pieve, Fausto Scricciolo. Abbiamo aspettato la classica scadenza dei primi 100 giorni, anche per avere qualche elemento in più di conversazione e di valutazione. Seguiranno le interviste ai rappresentanti delle altre forze politiche presenti in Consiglio Comunale, ad esponenti dei partiti e agli assessori.

 

E’ la prima intervista che facciamo come Corriere Pievese al nuovo sindaco, che è stato uno dei fondatori del nostro giornale on line. Che ti resta di quell’esperienza?

Mi resta molto, soprattutto una diversa conoscenza di storie, persone, problemi ed attività della città. Mi resta l’averti conosciuto e forse anche in eredità un pò del ruolo che ho ora assunto. Ruolo che è sostanzialmente legato all’impegno ed alla responsabilità di cui ci si fa carico quando si solleva una qualsiasi questione che poi merita risposta e soluzione.         

Quando cominciammo questa esperienza credo che non pensassi  di ritrovarti a distanza di un anno sindaco della Pieve. Cosa è cambiato di più nella tua vita?

Sono completamente cambiati i tempi di vita. Non ho più tempo per tante mie abitudini e passioni personali. Cerco di preservare al massimo il pochissimo tempo che rimane per gli affetti. Il tempo ha assunto un valore decisivo. Ogni giorno uno degli obiettivi più importanti è usalo nel miglior modo possibile, compreso quello delle persone con cui lavoro insieme.      

Sono passati i classici “100 giorni” dall’insediamento del Consiglio Comunale e della Giunta. Che bilancio fai e quale è il risultato più importante che pensi di avere raggiunto in questo breve periodo?

Sono estremamente soddisfatto del gruppo di lavoro che si è costituito e che si amplierà ulteriormente nel mese in corso. Abbiamo messo tantissima carne al fuoco e spero che nei prossimi mesi si possa dare evidenza ai tanti aspetti e tematiche affrontate. Abbiamo approvato in tempi rapidissimi un bilancio difficile che altre amministrazioni hanno rinviato. Abbiamo dettato indirizzi e linee programmatiche ad aziende partecipate, Abbiamo ottenuto risposte e riconoscimenti importanti dagli ambiti sovra comunali di cui presto si vedranno gli esiti. Siamo uno dei pochissimi comuni umbri che manterranno l’Ufficio del Giudice di Pace. Ma credo che il risultato più importante  sia stato l’aver dimostrato di essere vicini ai pievesi, disponibili ed attenti a tutte le istanze.  

Il messaggio forte e  chiaro lanciato in occasione della prima assemblea pubblica sul bilancio, a luglio, è stato “ Bimbe non c’è una  lira!”. Da che cosa dipende e come pensate di trovare le risorse per i progetti futuri?

Stiamo partecipando a tavoli per la redazione di progetti che possono accedere a linee di finanziamento nazionali ed europee. Oltre a questo stiamo avanzando una serie di richieste specifiche alle istituzioni superiori.

Nelle settimane scorse Città della Pieve  ha visto accolte le proposte progettuali per il PUC 3, presentate dalla precedente Giunta, cosa contiene questo progetto e quale è il percorso per l’attuazione?

Il PUC3, è un progetto integrato redatto dallo studio KK di La Spezia che affronta in modo organico e strutturato alcune problematiche del centro storico e definisce un quadro di sviluppo urbanistico che si  prefigge obiettivi importanti come migliorare e sviluppare la viabilità ed i percorsi pedonali tra l’area di San Pietro ed il centro storico  oltre ad avviare un’azione di riqualificazione di numerose attività commerciali che sono funzionali al mantenimento dei residenti nello stesso centro storico. Tra gli interventi pubblici si prevede ad esempio la realizzazione di un piccolo parcheggio e di un percorso pedonale in zona San Pietro.

Purtroppo, a tutti i comuni che hanno presentato progetti, è stata tagliata una parte del finanziamento e quindi gli interventi subiranno un inevitabile ridefinizione. In questi giorni i tecnici comunali stanno avendo contatti con la regione per concordare come procedere.

Alta velocità  e trasporti in generale. Siamo come zona “Figli di un Dio minore”?

Come ho già avuto modo di dichiarare la stazione a Ponticelli, o comunque in questa area, non è una fantasia. E’ una possibilità concreta di cui tutti coloro sono coinvolti nelle scelte debbono necessariamente ed opportunamente tenere conto. Gli stessi vertici della Regione Umbria mi hanno assicurato che non è stata ancora assunta alcuna decisione definitiva e che per l’individuazione della localizzazione della stazione Media Etruria verrà elaborato uno studio approfondito per definire la scelta ottimale. Noi sappiamo di avere validissime ragioni per richiedere l collocazione in questa area e ci stiamo organizzando per farle comprendere e contare.

A che punto è il confronto sui servizi sanitari dopo la marcia indietro sull’ospedale unico?

Dopo il mancato finanziamento dell’ospedale unico ed il troppo tempo trascorso invano stiamo puntando sull’avvio rapido degli interventi di riorganizzazione con cui si prevede a Città della Pieve l’apertura del centro di riabilitazione (20 posti letto), l’ampliamento dei reparti di lungo degenza (20 posti letto),  e quello per i disturbi alimentari (14 posti letto),, l’attivazione delle attività di chirurgia ambulatoriale e un potenziamento del centro di salute. Dopo aver recentemente ottenuto ulteriori garanzie sull’ ampliamento delle future piante organiche vogliamo partire subito con i lavori perchè la preoccupazione è che ulteriori ritardi e possibili nuovi tagli al previsto finanziamento di c.ca 2.600.000 blocchino la riconversione e si continui nel lento ed inesorabile processo di declino a cui stiamo assistendo.        

C’è una parte della società pievese, quella più sensibile ad un centro storico privo di traffico che continua a criticare le scelte che avete fatto. Cosa rispondete e qual è la politica di questa Giunta sui problemi più complessivi del centro storico pievese, che si spopola di attività economiche e  di abitanti?

Se il centro storico mantiene il proprio tessuto economico e commerciale consente anche la permanenza dei residenti. Questa è la caratteristica di Città della Pieve avere ancora un centro storico vivo e vitale e non una falsa vetrina per turisti con qualche gadget ed un po’ di prodotti tipici. Per mantenere questa vitalità è importante tutelare le attività commerciali e la capacità di accesso dei clienti perché i soli residenti non garantiscono la sussistenza. Di conseguenza nei giorni feriali di Agosto abbiamo posticipato la chiusura al traffico dalle 18:30 alle 20:00. Accanto a questo e per migliorare la fruibilità e vivibilità del centro storico ci siamo adoperati per:

  • scoraggiare la sosta nel centro storico (aumento ad un euro l’ora e mantenendo invariato il prezzo a 50 centesimi nel parcheggio coperto di Piazza unità d’Italia,
  • chiedendo alla Polizia Municipale di intensificare i controlli sulla sosta nel centro storico,
  • introducendo i “gratta e sosta” in considerazione che i parchimetri sono troppo spesso non funzionanti,
  • ampliato gli orari di chiusura nei giorni festivi (mese di Settembre compreso),
  • vietato il transito e la sosta in Piazza Plebiscito per tutto il periodo del Palio.

In futuro c’è l’intenzione di completare attorno al centro storico una rete di parcheggi comoda e funzionale. Quando ciò sarà realizzato e saremo stati capaci di modificare un po’ di cattive abitudini cercheremo di ampliare gradualmente ad altre piazze i divieti di sosta e ridurre ulteriormente il transito.

La tua elezione, soprattutto con la vittoria nelle primarie,  è stata letta come il frutto di una forte volontà di cambiamento espressa dai pievesi. Mi sembra che nel Pd questo cambiamento cammini con maggiore lentezza per non dire peggio. Mi sbaglio?

Si ti sbagli. Abbiamo un segretario comunale di 23 anni, un segretario comprensoriale di 33 anni, un segretario regionale di 34 anni ed un segretario nazionale di 39 anni. Tutti nuovi e tutti che lavorano per rinnovare e cambiare. Nel Trasimeno su sette sindaci del Partito Democratico sei sono i nuovi eletti.

Dimmi tre cose importanti che pensate di fare entro la fine dell’anno…

Partiranno a brevissimo tre Consulte, quella sulla Cultura, quella sullo Sport e quella sulle Attività Economiche e Produttive. Ti dirò che ho tantissime altre cose in cantiere ma, come è mia abitudine, prima mi piace realizzarle e poi divulgarle.

 

Buon lavoro sindaco.

Intervista a cura di Gianni Fanfano