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Rock for Life: il più bello è quello prossimo!

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Con Giosi  Pantini  ci siamo visti in uno dei pochi pomeriggi estivi di questa strana stagione.
In una fresca saletta del circolo di Ponticelli. Prima ci siamo presi qualcosa al bar, lui una bibita, mentre io che dovevo smaltire un pranzo impegnativo, un grappino. Me lo ricordavo poco Giosi, lo avevo visto una volta quando riunimmo la redazione del Corriere Pievese.
Un volto giovane, aperto, sveglio, pulito. Uno di quei tanti giovani cui andrebbe affidata l’Italia, pensavo tra me.

Abbiamo parlato di tante cose, anche di calcio, di archivi e di Fornace Frazzi, ma qui vi diremo solo di “Rock for Life”
” Ho trentasette anni, padre delle Piazze e madre di Ponticelli, sono diplomato ragioniere, ho lavorato in diverse fabbriche , dieci anni alla Stamperia, poi alla Metalocks, ex Metalmoda, ora lavoro come impiegato da Margheriti. Ho una grande passione per la musica ed è una passione che sembra sposarsi male anche con il mio lavoro di ragioniere, che è fatto di calcoli e di numeri..

la passione per la musica è da sempre in me, da quando ascoltavo ”

Mi risponde quando io gli chiedo di presentarsi.
E quando gli chiedo di raccontarmi come e perché è nata questa bella iniziativa  di Rock for Life
” Per la passione per la musica” mi risponde. “Ci fu una iniziativa che promosse il locale che stava a Città della Pieve lungo Via Vannucci “il Conte Max” si chiamava. Suonarono alcuni gruppi. alcune giovani band
” ma allora tu dovresti avere conosciuto anche mio figlio David – l’ho interrotto – che suonò in quell’ occasione con il gruppo degli X Ray.”
” Certo. e me li ricordo. C’ era Alessio Croccolino, Nicola Socciarello, Giaime Marchesini, Aurelio Rossetti. Il nostro gruppo di Ponticelli è stato attivo fino al 1998:

In quegli anni qui a Ponticelli c’erano due gruppi i Greeners (dove io suonavo le tastiere e il basso), poi Pan scritto in greco con l’alfa.

 

“Rock for life” è nato proprio dalla voglia che avevamo noi di suonare sopra un palco. Provavamo tutto l’anno e poi non c’era l’occasione dove suonare davanti ad un pubblico. Prendemmo spunto da quell’iniziativa del Conte Max e dicemmo facciamo una giornata dove ogni gruppo della zona possa suonare, facciamo una giornata di festa.
Nella prima edizione, suonarono 20 gruppi. dalle tre del pomeriggio fino la sera. Era il 1997.

Dovremmo fare un monumento a Paolo Anichini. Che curò tutto il sound, era l’unico fonico della zona. allora era tutto manuale, oggi è tutto digitale.

Da quell’anno andammo avanti fino al 2001, poi abbiamo ripreso nel 2008.

Ci fu quella pausa perché il  gruppo perse due figure importanti,   Paolo Torroni e Giuseppe Graziani, per motivi personali e di lavoro.
Nel 2008, un nuovo gruppo di giovani decise prima di fondare la Pro Loco e poi di rilanciare Rock for Life,  Con un gruppo nuovo, ma mantenendo sempre comunque l’obbiettivo e la formula vecchia di rivolgersi ed ospitare le band emergenti e possibilmente locali. Ripartimmo facendo due serate.

Da quell’anno, da quella ripartenza  nostro obbiettivo è stato semplice: ogni anno doveva crescere qualcosa.. Aprimmo il ristorante, aggiungemmo una giornata  e poi cominciamo a pensare di inserire nel programma anche gruppi che attirassero un bacino di utenza più ampio.

Il 2010 è stato l’anno che ha visto la nostra consacrazione, con Nina Zilli che contattammo prima che andasse a Sanremo, quindi anche con un prezzo modesto e poi invece lei fece il botto al Festival. Così il nostro festival ha cominciato ad essere noto in un raggio di una cinquantina di chilometri, fino a Perugia.

Nel 2012 abbiamo puntato su più gruppi di pari livello ed è stato un successone.

 

Nel corso  degli anni abbiamo avuto come ospiti gruppi che poi si sono ampiamente affermati, nel panorama musicale italiano. Basta fare l’elenco dei nomi   nel 1999, Bandabardò,nel 2000, Africa Unite, nel 2001, Pitura Freska, nel 2009, Frankie Hi-NRG MC, nel 2010, Nina Zilli,, nel 2011, Davide Van De Sfroos, nel 2012, Marta Sui Tubi, nel 2013, Tonino Carotone – Ministri. Quest’anno, Brunori SAS

 

Le nostre fonti di finanziamento, le nostre entrate sono il bar ed il ristorante. L’ingresso agli spettacoli invece è sempre gratuito Ne abbiamo discusso più volte di fronte alle difficoltà , ma poi siamo sempre andati avanti così .
Ai gruppi e alla loro scelta ci lavoro prevalentemente io. Come dici tu potrei essere definito il direttore artistico, anche se non mi piace. Ho ormai diversi contatti con locali di Perugia, e non solo, dove si suona dal vivo e l’inverno mi tengo informato (o vado direttamente di persona) per vedere quali gruppi possono essere più adatti per il nostro festival. Poi però mi consiglio sempre  con gli altri.

Ma mi  preme dire che dietro questo evento che è cresciuto e che è diventato un po’ il biglietto da visita  di Ponticelli, oltre alla Pro loco, c’è tutto il paese.
Tutti in quei giorni danno una mano, e a modo loro si mettono a disposizione. Anche ragazzi di 16 anni si rendono disponibili.

E’ vero  siamo cresciuti anche  sul piano tecnico. Ora abbiamo i camerini per gli artisti, il Palco coperto, un 10 metri per 12,un Service di primissimo livello.
Le prime riunioni di preparazione le facciamo a settembre, ci sono i diversi responsabili di settore. Per esempio, quest’anno, la ristorazione è stata curata da David Pedetta con Massimo Del Grasso, le strutture invece Gabriele Parretti con Roberto Giorgi.
Al bar e alla birreria Alessandro Torroni e Stefano Mencarelli.

Abbiamo  gente che viene da tutta l’Umbria, dalla Toscana, dal Lazio. Anche se intorno abbiamo tante altre iniziative come la nostra che si svolgono a pochi giorni di distanza dal nostro evento.Abbiamo Chiusi, Chianciano, Ficulle, per non parlare di Acquaviva dove ormai sono a livelli notevoli. Poi abbiamo la concorrenza di Umbria Jazz che in quel periodo attira molti ragazzi e soprattutto un pubblico perugino che ci è molto vicino.

Poi abbiamo, qui alla Pieve, anche la concorrenza di Pievecavalli, che ha un pubblico diverso, ma impegna anche dei ragazzi del paese.

Mi chiedi qual’e stata la migliore edizione, o il ricordo più bello?

Sai che ti dico? Il più bello e quello del prossimo anno.

Tanti ci domandano come fate in un paesino così a fare una cosa del genere? Noi rispondiamo lo facciamo con un paese coeso e uno spirito di gruppo eccezionale. Si è creato un bel clima, abbiamo festeggiato l’ultima sera a fare gavettoni per tutta la notte come ragazzini.

E’ lo spirito della Pro Loco che fa anche il calcio con il campionato e la squadra della Uisp,
Fa la gara delle MTB, il carnevale,l’ultimo dell’anno,  la passeggiata ecologica.
Io sono il presidente ma abbiamo un consiglio ampio di 29 membri, sono due anni che è stato rinnovato il consiglio.
Vogliamo crescere sul reparto del mercatino, delle bancarelle, per fare in modo che non siano le solite cose che vengono non si sa da dove ma ci sia una qualificazione sulla provenienza.

Quest’anno tra l’altro siamo stati per quattro giorni presenti sul notiziario regionale della Rai.

Voglio concludere dicendo una cosa. E ‘ Il paese che sta dietro. Ed è la Festa del paese. In quei quattro giorni si respira un’altra aria”.

Bene Giosi, e in bocca al lupo per le prossime edizioni, quelle più belle! 

 

1998. Greeners in concerto.
1998. Greeners in concerto.
2013. Africa Unite.
2013. Africa Unite.

 

bar 1998. organizzatori di ieri e di oggi.
Bar 1998. Organizzatori di allora e di oggi.

 

Birreria 2011
Birreria 2011
Ministri. 2013.
Ministri. 2013.
Nina Zilli.2010.
Nina Zilli.2010.
Davide Aureliano dei Ministri. 2013
Davide Aureliano dei Ministri. 2013
2014. Lo "Stato Sociale" ed il pubblico.
2014. Lo “Stato Sociale” ed il pubblico.
Gabriele Rossini a 10 giorni.  nello staff di RFL. 2012
Gabriele Rossini a 10 giorni. nello staff di RFL. 2012
Live painting. 2014
Live painting. 2014