Presidio del Volontariato “Insieme si Può”: Aids è bene non abbassare la guardia

by Gianni Fanfano

In occasione della Giornata Mondiale contro l’AIDS, celebratasi il I° dicembre, abbiamo scoperto che di AIDS si parla meno ma questo non vuol dire che non si corrano rischi, tutt’altro soprattutto per la nostra regione; l’Umbria è al quarto posto in Italia per l’insorgenza di nuovi casi rispetto al numero di abitanti, è in compagnia di Lombardia, Lazio e Provincia autonoma di Trento.

È bene ricordare che il virus dell’HIV può colpire tutti ed è molto spesso silenzioso, la mancata consapevolezza della propria sieropositività impedisce il trattamento farmacologico che potrebbe rallentare lo sviluppo della sindrome e, aspetto da non sottovalutare, contribuisce alla diffusione del contagio. La modalità di trasmissione dell’infezione è il contatto diretto tra una persona infetta e una sana. Il virus HIV pertanto si trasmette: attraverso rapporti sessuali di qualsiasi genere non protetti da profilattico o con uso non adeguato dello stesso; con il sangue e i suoi derivati, attraverso lo scambio di siringhe contaminate (per chi si inietta sostanze per via endovenosa), attraverso un contatto diretto tra ferite cutanee profonde, aperte e sanguinanti, attraverso un contatto diretto del sangue con mucose; attraverso le trasfusioni non controllate in laboratorio; da madre sieropositiva a figlio durante la gravidanza, il parto, attraverso l’allattamento al seno materno. L’utilizzo del preservativo nei rapporti sessuali costituisce il mezzo di protezione più efficace contro l’HIV/AIDS.

Per diffondere informazioni, avere un primo confronto sulle conoscenze dei giovani in merito al problema, rispondere poi alle loro curiosità e richiesta di indicazioni, il primo dicembre Trasimeno Young People, progetto promosso dalla Zona Sociale n. 5 in collaborazione con il gruppo integrato di promozione della salute del Trasimeno (Distretto Sanitario Trasimeno, Zona Sociale n.5 e CeSVol) e con il sostegno del Presidio del Volontariato “Insieme si può”, è intervenuto presso le sedi dell’Istituto di Istruzione Superiore “Italo Calvino”.

L’iniziativa ha riscosso un buon successo, gli studenti si sono avvicinati alle lavagne mobili ed ai tablet per rispondere a domande, porre interrogativi, postare il proprio pensiero anche dai propri telefonini, per l’intera giornata. Questo quanto rilevato dagli operatori del progetto “Trasimeno Young People”: la mattinata trascorsa all’Istituto I.I.S. “Italo Calvino”, in collaborazione con i ragazzi del Presidio del Volontariato “Insieme si può” della scuola, ha portato buoni risultati e spunti di riflessione. I ragazzi si sono lasciati coinvolgere dall’evento, alcuni con entusiasmo, altri con un po’ di timore, ma comunque con la curiosità e la voglia di partecipare. Il poco tempo a disposizione è stato, nonostante tutto, proficuo.

L’evento prevedeva la sensibilizzazione dei ragazzi sull’argomento AIDS e HIV durante la giornata mondiale dedicata alla malattia, attraverso un modo informale di partecipazione. Veniva richiesto ai ragazzi di lasciare il loro pensiero o domanda riguardo l’argomento scritta su dei post-it o attraverso uno stato sulla pagina facebook del progetto Trasimeno Young People.

I post-it scritti in totale sono stati 52 un numero sicuramente considerevole senza contare i ragazzi che nella pagina facebook hanno lasciato il loro post. Dalla revisione e dall’analisi dei post-it si è potuto visionare e constatare quello che i ragazzi conoscono, quello che desiderano e sono curiosi di sapere sull’HIV e sull’AIDS. Molte sono state infatti le domande e le considerazione fatte su questo argomento.

Dall’analisi finale si può costatare che la maggior parte dei ragazzi sa, anche se in modo un po’ sommario, cos’è l’HIV e l’AIDS e sa come potersi difendere e come prevenire la malattia. Purtroppo però molte sono state anche le incertezze e i dubbi al riguardo, alcuni non conoscono la differenza tra HIV E AIDS, o non conoscono proprio l’argomento, altri non sanno che è possibile curarsi per star meglio fisicamente e evitare che ci siano dei peggioramenti, ciò è dovuto, come d’altronde anche per gli adulti, alle scarse informazioni. Interessante è stato notare come invece alcuni di loro abbiano mosso la provocazione a rompere i tabù che ancora oggi purtroppo permangono e che ostacolano il veicolare delle giuste informazioni per una migliore prevenzione.

Alle domande degli studenti risponderà la dot.ssa Marina Toschi, ginecologa responsabile del servizio consultoriale del Distretto Sanitario del Trasimeno che ha operato, qualche anno fa, al “Calvino” allo sportello organizzato per i ragazzi nell’ambito del progetto “Star bene a scuola”, portato avanti ed ancora oggi operante, in collaborazione con la Usl Umbria 1.

Se lo riterremo opportuno l’informativa della dottoressa sarà resa pubblica.

Per il Presidio del Volontariato “Insieme si può”

Lorenza Vanni e Anisa Meca

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