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Premio Severino Cesari, selezionati i dieci finalisti.

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Una spiegazione è dovuta. Corriere Pievese e L’Ora del Trasimeno i due giornali on line che pubblico, sono rigorosamente “autarchici”. Sono stati impostati fin dall’inizio per parlare soltanto dei paesi del Trasimeno, del Pievese, della Toscana confinante e dell’Alto Orvietano. E di tutto ciò che fatti, provvedimenti persone, li riguardano. Con qualche rara eccezione. Da qualche tempo queste eccezioni stanno, anche se molto raramente, aumentando. Perchè qualcuno si può chiedere? Perchè ogni tanto mi concedo delle licenze. Come in questo caso. Del premio e dell’editoria di cui parla il comunicato stampa, mi interessa poco. Mi interessa la persona cui il premio è stato intitolato. Ho conosciuto Severino Cesari, negli anni in cui ho fatto a Perugia gli studi liceali ed universitari. Ci frequentavamo molto. Lui faceva parte di Avanguardia Operaia. Io no. Ma era una persona molto intelligente. Poi io lasciai Perugia e seppi che lui si era trasferito a Roma. Prima giornalista e poi editor. Uno dei migliori, ideatore della collana di Einaudi “Stile Libero”. Mi piace ricordarlo, Severino, con il suo ciuffo di capelli, con la sua parlata strana che forse gli dava l’origine tifernate. Non so se queste concessioni che mi faccio piacciono ai miei quattro lettori. Spero di si. Intanto fanno bene a me. (g.f)

(aun)Sono stati selezionati i dieci finalisti del Premio letterario nazionale opera prima “Severino Cesari” sulle trenta opere d’esordio di narrativa italiana segnalate dagli editori italiani. Tra i dieci titoli scelti per questa quarta edizione la Giuria individuerà la terzina vincente che verrà poi premiata nel corso della manifestazione “Umbrialibri 2021”, in programma il prossimo ottobre a Perugia.

   “L’interesse maturato attorno al Premio Severino Cesari – ha detto l’assessore alla cultura della Regione Umbria Paola Agabiti – è cresciuto nel tempo, come testimonia il numero in costante crescita dei titoli che partecipano al concorso, la qualità e la varietà delle case editrici. Si tratta di un appuntamento importante nello scenario nazionale dell’editoria che come assessorato sosteniamo convintamente.  Il premio è infatti una vetrina per gli scrittori esordienti che intendono promuovere le loro opere di narrativa. Esperienze come questa – ha concluso Agabiti – rappresentano una vera e propria ribalta per far conoscere autori di qualità e per la nascita di nuove promesse del panorama letterario nazionale”.

   Questi i titoli finalisti: “Il rosso e il blu” di Luca Giommoni/Effequ; “Isla bonita” di Nicola Muscas/66thand2nd; “Il valore affettivo” di Nicoletta Verna/Einaudi; “Il primo che passa” di Gianluca Nativo/Mondadori; “Le cose di Benni” di Gian Marco Perale/Rizzoli; “L’istante largo” di Sara Fruner/Bollati Boringhieri; “La casa delle madri” di Daniele Petruccioli/Terra Rossa Edizioni; “L’ultimo marinaio” di Andrea Ricolfi/Garzanti; “La vita che conoscevo” di Alessandra Gambetti/Atlantide;  “Lingua madre” di Maddalena Fingerle/Italo Svevo Edizioni.

   Compongono la giuria del premio: Daria Bignardi, Giovanni Dozzini, Giancarlo De Cataldo, Luca Gatti, Antonella Lattanzi, Gabriella Mecucci, Francesca Montesperelli, Giacomo Papi, Michele Rossi, Simona Vinci (Presidente).

   Il premio, riservato agli editori italiani, è stato istituito dalla Regione Umbria, d’intesa e con la collaborazione della moglie Emanuela Turchetti, in memoria del giornalista, scrittore e curatore editoriale Severino Cesari.