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Ponticelli: assemblea sugli interventi post alluvione.

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da Giorgio Pieroni riceviamo e pubblichiamo volentieri

 

Si è tenuta nei giorni scorsi, nella sala del circolo Csain di Ponticelli,  l’assemblea pubblica organizzata dall’Amministrazione Comunale sulla “mitigazione del rischio idraulico”.

Fra i relatori, oltre il sindaco Fausto Scricciolo, sono intervenuti per il Consorzio di Bonifica della Val di Chiana Romana e della Val di Paglia il commissario straordinario Sig, Mori, l’ingegner Morandi e l’ingegner Conti, per l’ufficio tecnico comunale il geometra  Massimo Fattorini e per i Vigili del Fuoco di Perugia il funzionario Maurizio Fattorini.

Erano presenti anche i rappresentanti della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco volontari del distaccamento di Citta’ della Pieve.

 Nel suo intervento, il sindaco aprendo la riunione, ha informato i numerosi cittadini partecipanti, che l’assemblea si teneva  per presentare i progetti volti alla mitigazione del rischio idraulico, per offrire alcune cognizioni comportamentali in piu’ in caso di calamita’ idrauliche e per raccogliere le opinioni dei cittadini che saranno oggetto di  riflessione da parte degli amministratori e dei tecnici.

 L’ing. Morandi, ha  informato i presenti innanzitutto che il 12-08-2013 e’ entrato in vigore il p.a.i. , cioè il piano di assetto idrogeologico, che prevede la suddivisione del territorio in base al rischio idraulico. Tutto l’abitato di Ponticelli e’ stato inserito in zona “a”, quindi completamente inedificabile (il famigerato bollino rosso). E’ giusto quindi , ha sostenuto, parlare di “mitigazione” del rischio, in quanto il problema non si puo’ risolvere in maniera definitiva. il rischio idraulico di questa frazione non si puo’ affrontare circoscrivendo la zona interessata solo a Ponticelli. Poi in sintesi,ha descritto  i benefici che deriveranno dalla costruendo cassa d’espansione fra Moiano e Chiusi-Pobandino, che di fatto alleggerira’ la Chianetta permettendole, in caso di piena, di raggiungere livelli accettabili in minor tempo. In seguito  e’ stato descritto l’intervento, gia’ realizzato, dei lavori urgenti per il consolidamento spondale mediante protezione antintrusiva (per intenderci anti nutrie) delle arginature in sinistra idraulica del fiume Chiani  nel tratto compreso tra la confluenza del torrente Fossanova pievese e la confluenza del fiume Pompeo. L’intervento e’ costato 300 mila euro.

 Con ulteriori 930 mila euro circa si realizzera’ il rifacimento degli  argini  del fiume Chiani a monte del ponte della ferrovia direttissima, il consolidamento spondale area golenale del fiume Chiani in corrispondenza del fosso Bottino a monte della confluenza del torrente Bagnaiola e la mitigazione del rischio idraulico, derivante dal sovraccarico della rete fognaria, mediante la costruzione, a ridosso della linea ferroviaria,  di una stazione di pompaggio che addurra’ le acque al torrente Fossanova pievese.

Il Consorzio di Bonifica, in sede di  di riparto delle risorse che lo Stato ha destinato all’Umbria, in seguito agli eventi alluvionali del novembre 2012, aveva chiesto di poter essere assegnatario di circa 4,5 milioni di euro. L’importo messo a disposizione, invece, e’ di 2 milioni di euro. Pur essendo chiaramente insufficiente, tale investimento permettera’ di consolidare e proteggere tutte le arginature pensili dei seguenti corsi d’acqua interferenti con l’abitato di ponticelli: canale Chianetta, torrente Astrone, fosso delle Piazze, torrente Chieteno, torrente Fossanova pievese e fosso Osteria.

 Nel suo intervento il geometra dell’ufficio tecnico comunale Massimo Fattorini  ha illustrato, sinteticamente, il piano di protezione civile. Il piano prevede, nei casi di alluvioni come nel 2012, l’insediamento del C.O.C. (Centro Operativo di Cordinamento), presieduto dal sindaco, che avrà il ruolo di  interfacciarsi ed organizzare il personale di tutti gli enti preposti  che intervengono in caso di calamita’.

 Infine il funzionario dei Vigili del Fuoco  Maurizio Fattorini, referente del comando provinciale di Perugia ha lamentato che a tutt’oggi  non e’ stato ancora istituito il numero unico per le emergenze. Praticamente ogni soggetto (vigili del fuoco, carabinieri, polizia, forestale ecc) ne ha uno. malgrado gli organismi interessati siano in continuo contatto tra loro. Questa situazione  determina una difficolta’ di coordinamento e di programmazione che potrebbe ripercuotersi negativamente sull’efficacia degli interventi stessi.Ha spiegato poi, come si deve comportare   il cittadino in caso di alluvione. Potrebbero sembrare consigli banali, ma chiudere il gas, portarsi ai piani alti, contattare gli organi competenti, contribuiscono in maniera determinante all’incolumita’ dei cittadini, che al di la’ del valore delle cose, rimane il bene più’ importante.

Giorgio Pieroni