In questi giorni sono in atto o lo saranno a breve tre distinte ondate di caldo da record o potenzialmente da record in tre punti assai diversi dell’emisfero settentrionale.
In Arizona e California son stati raggiunti i 49-50 gradi in molte località, tra cui Phoenix, la capitale dell’Arizona. 52 gradi a Needles, storica “stazione di posta” del West, attraversata dalla Route 66 e resa celebre da “Furore” di Steinbeck, sul basso corso del fiume Colorado. Addirittura ci sono stati problemi all’aviazione civile con molti voli cancellati a causa della bassa densità dell’aria causata dalle altissime temperature.
In Spagna e Portogallo nei giorni scorsi son stati raggiunti i 44 gradi a Cordoba, 43 a Siviglia, 41 a Lisbona e 40 a Madrid, raggiunti o superati i precedenti record di caldo per giugno in molte di queste località. Il caldo estremo ha contribuito anche all’incendio disastroso che ha provocato oltre 50 morti nelle zone interne del Portogallo.
In Siberia orientale, Mongolia e Cina settentrionale è al via un’ondata di caldo che dovrebbe portare i termometri ben oltre i 30 gradi, con probabili record assoluti di caldo nelle zone sudorientali russe, anche nella città siberiana di Irktusk, sul lago Bajkal, che supererà quasi sicuramente i 35 gradi.
E poi ci siamo noi in Italia, con una siccità estrema e un giugno che per caldo è per ora secondo solo al tremendo 2003 e con +3 gradi circa rispetto alle medie del mese sull’Italia centro-settentrionale.
Insomma il riscaldamento globale, “Global Warming” in inglese, non è mai stato così visibile, netto e percepibile a livello mondiale, non solo attraverso i crudi dati matematici, ma anche attraverso l’esperienza diretta della popolazione mondiale, in barba a quei politici, come il Presidente americano Trump, che sfidano l’evidenza dei fatti.
Per quanto riguarda le previsioni sulle nostre zone, il caldo continuerà ad aumentare gradualmente nei prossimi giorni, rimanendo poi saldamente “in sella” con valori di 35 gradi e localmente anche oltre nei fondovalle e di 32-33 gradi in collina almeno fino ai primi giorni della prossima settimana.
Giaime Marchesini