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Musica Insieme Panicale – Steinheuer: “Festival unico in Umbria”

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Panicale, 20 agosto ’16 – Entra nel vivo la 19° edizione di Musica Insieme Panicale (17-26 agosto), l’unico festival umbro in cui la contemporaneità si incontra con la classicità. Un doppio sguardo, rivolto tanto alle migliori produzioni del presente quanto a quelle più prestigiose del passato, che piace al pubblico estivo di Panicale, al punto che per ogni concerto si contano dalle 70 alle 100 presenze. Numeri del tutto rispettabili come fa notare con soddisfazione Joachim Steinheuer, da sei anni direttore artistico del Mip. Ha ereditato il testimone dal m° Klaus Huber, fondatore e direttore onorario dello stesso Festival, convinto della sua formula vincente, ovvero la scelta di dedicare spazio e a attenzione anche alle composizioni contemporanee. “Musica Insieme Panicale piace perché non è un festival di nicchia – osserva Steinheuer -: propone musiche, magari non di facile ascolto, ma senz’altro di alto livello. In questo modo i nostri spettatori, anche se non esperti, si lasciano coinvolgere senza pregiudizi e affascinare dalla bellezza della musica. E’ necessario – prosegue – suonare anche le musiche contemporanee che ci fanno comprendere chi siamo e l’epoca in cui viviamo”. Per questa diciannovesima edizione Steinheuer ha pensato di sviluppare il concetto della musica come ponte ideale tra le diverse generazioni e tra le diverse culture che caratterizzano l’Europa. E così i sei concerti che compongono il cartellone 2016 diventano un viaggio ideale tra Italia, Spagna, Germania, Svizzera, Inghilterra, Ungheria e Repubblica Ceca, grazie alla presenza di compositori e interpreti che portano a Panicale brani e composizioni dal ‘700 ad oggi.

Per l’occasione al seguito di Steinheuer sono giunti al Trasimeno alcuni giovani artisti (musicisti e marionettisti) del dipartimento di musicologia dell’Università di Heidelberg di cui lui stesso è direttore accademico. Saranno loro, il 24 e 26 agosto, a chiudere questa edizione di Musica Insieme Panicale con una perla rara del ‘700, “L’arbore di Diana” del compositore spagnolo Vincente Martin y Soler, contemporaneo e grande rivale di Mozart. Sono dieci anni che il Mip si avvale della collaborazione dell’Università di Heidelberg, potendo così contare su allestimenti sempre sorprendenti che consentono di riscoprire importanti opere della storia della musica. Come è accaduto nel 2006 con Il Flauto magico. Mentre è ancora in corso la 19° edizione, si pensa già a quella del ventennale, per la quale Steinheuer sogna di far tornare a Panicale alcuni dei grandi protagonisti delle passate edizioni e di realizzare allestimenti con musiche composte dai due fondatori del Festival, Huber e sua moglie, la coreana Younghi Pagh-Paan. Il prossimo concerto in cartellone è quello di lunedì 22 agosto alle ore 21 alla Chiesa della Sbarra, “Compositori ebrei nell’Europa del Novecento” (musiche per oboe e pianoforte). Si tratta di una piccola ricognizione della produzione musicale colta europea ad opera di compositori di origine ebraica.