Tutti rimaniamo rapiti da quel vedo non vedo che la doppia fila di cipressi del viale della Rimembranza a Montepulciano esercitano come una sorta di sipario che lascia intravedere il tempio di S. Biagio. Ebbene quei cipressi furono piantati nel lontano 1922. quest’anno quindi compiono cento anni tondi tondi. E interessante sapere che allo base di ogni pianta del viale è posta una piccola lapide che ricorda il nome di quei giovani che morirono o risultarono dispersi sul fronte della prima guerra mondiale. Questo particolare rende più che mai attuali quei cipressi, che ombreggiano e abbelliscono la strada, perché furono messi a radicare, sicuramente come monito e come disapprovazione verso le guerre. Ebbene da allora c’è stata la seconda guerra mondiale…c’è altro da aggiungere?
Ora non è questione di opinioni politiche e nemmeno di ragioni o torto di quel dittatore, di quel governo o di quella nazione e meno ancora di questo o quel popolo: la guerra è un fallimento. Ma c’è da rimanere a dir poco sgomenti pensando che sulla faccia della terra ci sono centinaia di conflitti. E se ora stiamo provando tangibile orrore per la guerra è solo perché in questi ultimi giorni siamo stati messi di fronte ad un pericolo bellico da far raccapricciare e questo, semplicemente perché in qualche modo, ci sentiamo minacciati “nelle nostre tiepide case.”
Quando percorriamo il viale ( non è un caso) della Rimenbranza, magari per andare a pregare in sì maestosa cattedrale, faremmo bene a rammentare gli orrori di tutte le guerre, riflettere e nel nostro piccolo adoperarci sempre e solo per la pace.
Nunzio Dell’Annunziata