Negli anni ’90 i primi saggi di danza nella palestra delle Scuole Elementari, qualche anno dopo, grazie all’Associazione Turistica Pievese, le esibizioni nella suggestiva cornice della Chiesa di Sant’Agostino.
Sono passati quasi vent’anni da quelle estati pievesi, e lei di strada ne ha fatta tanta.
Stiamo parlando di Laura Gallinella, pievese doc e ballerina professionista, che da qualche mese è tornata in Italia dopo aver preso parte alla tournéé internazionale di “Notre Dame de Paris” che l’ha portata ad esibirsi in più di 30 teatri tra Russia, Cina e Giappone.
Un’esperienza fantastica – racconta Laura – per la prima volta mi sono trovata a lavorare con un cast ed una produzione internazionale e nonostante qualche difficoltà linguistica iniziale, sul palcoscenico parlavamo tutti la stessa lingua, come dimostra il grande successo del tour.
“Notre Dame de Paris” ha compiuto il suo decimo compleanno e proprio per questo la produzione ha preso la decisione di rimetterlo in scena.
E mai decisione fu più azzeccata, visto il riscontro di pubblico.
E’ uno spettacolo molto impegnativo e gratificante per un ballerino – continua Laura – perché il corpo di ballo rappresenta il vero protagonista dello show, con una presenza costante in scena ed una quantità importante di coreografie da eseguire.
Ma Notre Dame è solo l’ultimo spettacolo in cui Laura ha ballato, perché come ogni passione, la danza le ha richiesto tanta costanza e lei le idee le ha avute ben chiare fin da piccola.
A soli sette anni infatti, fu notata da Steve LaChance, ballerino e coreografo televisivo, noto al pubblico per i recenti successi nel programma “Amici” di Maria di Filippi, che la fece partecipare con una sua coreografia, al concorso “Danza” dove Laura, a soli nove anni, vinse il primo premio nazionale di categoria.
Da quel momento ho capito che volevo ballare – confessa Laura – durante il weekend i miei genitori mi accompagnavano a seguire le lezioni di insegnanti importanti, io giravo l’Italia e studiando danza mi divertivo.
Laura continua così con costanza e determinazione a perfezionarsi per diventare una brava ballerina, poi quando non è ancora maggiorenne, arriva l’occasione che aspettava: una borsa di studio per la scuola di Maurizio Costanzo.
Mi sono subito trasferita a Roma – spiega Laura – dove ho avuto la fortuna di incontrare i più importanti insegnanti e coreografi italiani, poi dopo un periodo di perfezionamento negli Stati Uniti, ho capito che era il momento di fare della mia passione un vero lavoro. Sono iniziate le audizioni e con esse i primi “le faremo sapere” che non ti facevano sapere mai – sorride – e poi finalmente i primi lavori in teatro e in tv.
Quello della ballerina è un lavoro molto impegnativo, spesso soprattutto a livello psicologico, perché si è messi quotidianamente alla prova ed ogni giorno devi dare il massimo per te stessa e per il pubblico.
Devo dire però, che ogni volta che si apre il sipario, continuo a sentirmi una persona molto fortunata per aver avuto l’opportunità di scegliere un lavoro che continua ad appassionarmi e divertirmi, proprio come nei primi saggi, in quelle lontane estate pievesi.
Brava Laura e in bocca al lupo!!!
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