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Goletta Verde. “Trasimeno, 4 punti su 6 fuori dai limiti di legge”

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San Feliciano, Magione (PG) 22/07/2016 COMUNICATO STAMPA

LA GOLETTA DEI LAGHI DI LEGAMBIENTE DIFFONDE I DATI DEL MONITORAGGIO SU TRASIMENO E PIEDILUCO

Scarichi fognari e mancata depurazione al centro dell’attenzione: sul Trasimeno 4 punti su 6 risultano fuori dai limiti di legge. Nessuna criticità riscontrata a Piediluco

Per la prima volta in Italia condotto un monitoraggio delle microplastiche presenti nelle acque del Trasimeno e di altri laghi toccati dalla campagna di Legambiente

Legambiente: “Confermate le criticità che denunciamo da anni, che anche gli amministratori locali conoscono. Serve subito un piano di interventi che punti alla loro soluzione”.

San Feliciano, Magione (PG), 22 LUGLIO 2016 – Si conclude la campagna nazionale Goletta dei laghi di Legambiente in difesa dei bacini lacustri italiani, in collaborazione con il COOU (Consorzio Obbligatorio Oli Usati) e Novamont. 6 punti monitorati sul lago Trasimeno, dei quali 1 “inquinato” e ben 3 “fortemente inquinati” – ovvero con valori microbiologici doppi rispetto alla norma vigente in Italia. Tutti entro i limiti di legge i 4 campioni prelevati nel lago di Piediluco. Al centro dell’attenzione anche quest’anno ci sono stati fiumi, fossi, canali che costituiscono una fonte di inquinamento derivante dagli scarichi civili non depurati che finiscono nelle acque lacustri, mettendone a rischio le condizioni ambientali e, in alcuni casi, anche la balneazione.

La conferenza stampa si è tenuta a San Feliciano, frazione del comune di Magione, in provincia di Perugia, presso il Museo della Pesca; erano presenti Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria, Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente e la dott.ssa Alessandra Cingolani di Arpa Umbria.

“L’obiettivo del monitoraggio effettuato dai tecnici della Goletta dei Laghi – dichiara Giorgio Zampetti, responsabile scientifico nazionale di Legambiente – è quello di individuare i punti critici, con particolare attenzione alle situazioni in cui intravediamo un rischio più elevato di inquinamento. Analizziamo quindi il carico batterico derivante da scarichi non depurati, che minacciano la qualità delle acque”. Anche nel caso dei laghi Trasimeno e Piediluco, dunque, l’attenzione è stata focalizzata soprattutto alle foci e in punti ‘sospetti’, individuati grazie al lavoro dei circoli locali e alle segnalazioni dei cittadini tramite SOS Goletta. “È ormai noto che la nostra mission non è quella di sostituirci alle agenzie preposte all’analisi delle acque di balneazione – continua Zampetti – ma siamo certi dell’utilità del nostro lavoro, soprattutto nell’ottica della creazione di sinergie virtuose tra cittadini, amministrazioni ed enti istituzionali.” A questo proposito, grazie alla collaborazione e al supporto di Arpa Umbria quest’anno è stato possibile fare il primo studio sulle microplastiche presenti nel lago Trasimeno.

“Il lago Trasimeno è una risorsa strategica sia dal punto di vista ambientale e naturale, culturale, sia economico per tutta l’Umbria – commenta Brigida Stanziola, direttrice di Legambiente Umbria

– . Rappresenta inoltre una meta turistica raggiunta da milioni di persone ogni anno. È per queste ragioni che va tutelato e monitorato costantemente. La fotografia che emerge dai dati di Goletta dei laghi è ben conosciuta dagli amministratori, sono le stesse criticità che purtroppo rileviamo da anni. Ora però intervenire e risolvere i problemi diventa una priorità per il territorio – continua Brigida Stanziola – Occorre ricercare le cause di contaminazione, soprattutto in quei punti dove non lo si è ancora fatto, intervenire sul sistema di depurazione e sugli eventuali scarichi abusivi. I fondi annunciati dalla Regione e destinati al lago Trasimeno saranno un’importante occasione per mettere in campo anche questo tipo di interventi”.

I RISULTATI DELLE ANALISI FATTE SUL LAGO TRASIMENO

3 i prelievi che risultano fortemente inquinati. Nel comune di Passignano sul Trasimeno il campione prelevato in località Le Pedate, alla foce del canale di scarico del depuratore che serve i Comuni di Passignano sul Trasimeno e Tuoro sul Trasimeno risulta “fortemente inquinato”, con concentrazioni batteriche di molto superiori anche ai limiti previsti per gli scarichi in acque superficiali. Una contaminazione elevata si è riscontrata anche a 200 metri a ovest della foce del canale, dove i tecnici di Legambiente hanno eseguito un ulteriore accertamento. Una criticità nota da anni che mette a rischio anche la qualità delle acque del lago e su cui è necessario arrivare quanto prima ad una soluzione. Grazie al servizio SOS Goletta quest’anno è stato introdotto un nuovo punto sempre nel comune di Passignano sul Trasimeno, la foce del canale in corrispondenza dell’agglomerato abitativo in via Marchini, risultato “fortemente inquinato”. Anche la foce del torrente Anguillara nel comune di Castiglione del Lago si attesta come “fortemente inquinato”, mentre lo stesso punto di monitoraggio nelle ultime edizioni della campagna era sempre risultato entro i limiti (2013, 2014 e 2015). Risulta infine “inquinato” il prelievo eseguito in località Borghetto, comune di Tuoro sul Trasimeno, presso la foce del canale alla fine di via del pontile.

Entro il limiti di legge il campione prelevato dai tecnici della Goletta dei Laghi presso la foce del torrente Venella nel comune di Tuoro sul Trasimeno e la foce del torrente Paganico, nel comune di Castiglione del Lago. Un punto, questo, che negli ultimi due anni è risultato però inquinato da batteri fecali e su cui quindi non si deve affatto abbassare la guardia.

LA SITUAZIONE DEL LAGO DI PIEDILUCO

Tutti “entro i limiti” i 4 campioni prelevati nel comune di Terni, rispettivamente presso Braccio Ponticelli, nel canale a sinistra del rio Medio Nera, sul lungolago Armeno Armeni in corrispondenza di Piazza della Resistenza, alla foce del rio Fuscello e, l’ultimo, a sud-est presso Braccio di Cornello. Risultati che ci regalano l’istantanea di un bacino che dal punto di vista degli scarichi monitorati dal laboratorio di Legambiente gode buona salute.

Rimangono invece invariati negli anni quelli che sono i problemi mai risolti: Piediluco lago naturale di origine alluvionale di fatto è un lago ad uso idroelettrico, viene cioè utilizzato come bacino per l’accumulo di acqua per alimentare una serie di centrali idroelettriche, con gravi problemi, sul piano dell’interramento, dei dissesti spondali e soprattutto di eutrofizzazione per l’apporto di materia organica che arriva dal canale del Medio Nera per la presenza delle numerose troticolture della Valnerina e per l’immissione del Canale Velino che apporta le acque della Piana Reatina fortemente urbanizzata e sfruttata dall’agricoltura. Queste vertenze sono tutt’oggi aperte e Legambiente da tempo richiede che tutta l’area venga gestita in maniera pianificata con azioni

coordinate e concordate in maniera strutturata. Auspichiamo che il passaggio di proprietà degli impianti alla ERG S.p.A., società molto sensibile agli aspetti “green”, primo operatore nell’eolico in Italia e tra i principali in Europa, possa consentire per la prima volta un dialogo costruttivo su questi temi e aprire una nuova fase per il lago di Piediluco e il suo bacino.

Novità dell’edizione 2016: per la prima volta in Italia condotto un monitoraggio delle microplastiche presenti nelle acque dei laghi toccati dalla campagna di Legambiente

In questi anni Legambiente sta portando avanti con costanza il monitoraggio dei rifiuti marini su diversi fronti: partendo da quelli galleggianti in mare, passando per i materiali spiaggiati sino all’indagine sulle microplastiche (le particelle con dimensione minore di 5 millimetri) nei mari italiani. Ciò che emerge dai monitoraggi di Legambiente e come conferma la comunità scientifica internazionale, la plastica rappresenta tra l’80 e il 90% dei rifiuti dispersi in ambiente marino e costiero. La produzione mondiale di materie plastiche, infatti, supera 280 milioni di tonnellate annue e ci si aspetta che aumenti del 4% l’anno.

Con gli studi sta crescendo la consapevolezza che anche le acque dolci non sono immuni da questo problema e che, trasportate da corsi d’acqua e scarichi, le microplastiche sono sempre più presenti anche nei laghi: un’altra minaccia a cui sono sottoposti questi sistemi semi chiusi, che potrebbero risentire maggiormente della presenza di rifiuti, ma soprattutto delle microparticelle che da questi si originano. Mentre studi approfonditi sono stati condotti sui mari, insufficienti sono le ricerche che ci informano sull’abbondanza e sugli effetti negativi di questi contaminanti negli ecosistemi lacustri.

E’ per questo che durante l’edizione 2016 della Goletta dei Laghi Legambiente ha deciso di condurre il primo monitoraggio portato avanti da un’associazione ambientalista sui principali laghi italiani. Ad oggi sono raccolti campioni di acqua superficiale su 7 laghi toccati dalla Goletta, utilizzando una particolare rete a maglia ultrafine in grado di catturare le microparticelle. L’intero progetto gode della collaborazione scientifica di Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e il supporto di Arpa Umbria. Una novità importante che consentirà di costruire un’attenta analisi del microlitter presente in acqua e realizzare il primo studio sullo stato d’inquinamento dei laghi italiani per quanto riguarda questa tipologia di sostanze.

Anche quest’anno il Consorzio Obbligatorio degli Oli Usati è main partner della campagna estiva di Legambiente. Attivo da 32 anni, il COOU garantisce la raccolta degli oli lubrificanti usati su tutto il territorio nazionale. L’olio usato – che si recupera alla fine del ciclo di vita dei lubrificanti nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli – è un rifiuto pericoloso per la salute e per l’ambiente che deve essere smaltito correttamente: 4 chili di olio usato, il cambio di un’auto, se versati in acqua inquinano una superficie grande come sei piscine olimpiche. Ma l’olio usato è anche un’importante risorsa perché può essere rigenerato tornando a nuova vita in un’ottica di economia circolare: il 90% dell’olio raccolto viene classificato come idoneo alla rigenerazione per la produzione di nuove basi lubrificanti, un dato che fa dell’Italia il Paese leader in Europa. “La difesa dell’ambiente, in particolare del mare e dei laghi – spiega il presidente del COOU, Paolo Tomasi – rappresenta uno dei capisaldi della nostra azione. L’operato

del Consorzio con la sua filiera non evita solo una potenziale dispersione nell’ambiente di un rifiuto pericoloso, ma lo trasforma in una preziosa risorsa per l’economia del Paese”.

I RISULTATI DEI MONITORAGGIO SCIENTIFICO NEL LAGO TRASIMENO

PV

Comune

Località

Punto

Giudizio 2016

PG

Passignano sul Trasimeno

Foce del canale che attraverso il gruppo di case in in via Marchini

Fortemente inquinato

PG

Passignano sul Trasimeno

Le Pedate

Foce canale di scarico del depuratore di Tuoro/Passignano

Fortemente inquinato

PG

Castiglione del Lago

Foce torrente Anguillara

Fortemente inquinato

PG

Tuoro sul Trasimeno

Borghetto

Foce fosso alla fine di via del Pontile

Inquinato

PG

Tuoro sul Trasimeno

Borghetto

Foce fosso Venella

Entro i limiti

PG

Castiglione del Lago

Foce torrente Paganico

Entro i limiti

I RISULTATI DEL MONITORAGGIO SCIENTIFICO NEL LAGO DI PIEDILUCO

TR

Terni

Piediluco

Braccio Ponticelli, canale a sinistra del rio Medio Nera

Entro i limiti

TR

Terni

Piediluco

Lago presso lungolago Armeno Armeni, Piazza della Resistenza

Entro i limiti

TR

Terni

Piediluco

Foce rio Fuscello

Entro i limiti

TR

Terni

Piediluco

Lago, presso Braccio di Cornello (sud-est)

Entro i limiti

I campionamenti sono stati effettuati tutti in data 17/07 e 18/07 2016
Per consultare i dati online: http://www.legambiente.it/golettaverde-map/

Nota sul monitoraggio scientifico:

I prelievi vengono eseguiti dalla squadra di tecnici di Legambiente e i campioni per le analisi microbiologiche sono conservati in barattoli sterili in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene nel laboratorio mobile entro le 24 ore dal prelievo. Come da normativa “il punto di monitoraggio è fissato dove si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione”. I parametri presi in considerazione sono gli stessi previsti per i controlli sulla balneazione in base al Decreto Legislativo del 30 maggio 2008 n° 116.

Legenda:

INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 500 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 1000 UFC/100ml FORTEMENTE INQUINATO: Enterococchi Intestinali maggiore di 1000 UFC/100ml e/o Escherichia Coli maggiore di 2000 UFC/100ml

*Sos Goletta:Per segnalare casi di inquinamento è possibile inviare una email a sosgoletta@legambiente.it con una breve descrizione della situazione, l’indirizzo e le indicazioni utili per identificare il punto, le foto dello scarico o dell’area inquinata e un recapito telefonico o chiamando il 349/4597983.

Il lavoro di campionamento di Goletta dei Laghi quest’anno per la prima volta ha riguardato anche il monitoraggio delle microplastiche. I dati raccolti verranno elaborati nelle prossime settimane e presentati in un convegno nazionale in autunno a Roma.

MATERIALE FOTO E VIDEO:

video in HD della prima giornata di campionamenti microbiologici sul lago d’Iseo, senza logo: https://we.tl/1VX2P7IKSh
gallery fotografica delle attività di campionamento microbiologici sul lago d’Iseo: https://we.tl/Uv2dSqPnej

video in HD dei campionamenti delle microplastiche sul lago d’Iseo, senza loghi: https://we.tl/gbAqqXK1Og
gallery fotografica delle operazioni di campionamento microplastiche: https://we.tl/EfHkuRZqPU

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Goletta dei laghi è una campagna di Legambiente
Main partner: COOU – Partner tecnici: Novamont – Media partner: La Nuova Ecologia

Ufficio stampa Goletta dei laghi