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Ecosistema Val d’Orcia “Dalle osservazioni alla Via importanti opposizioni alla realizzazione della centrale geotermica proposta da Sorgenia alle porte della Val d’Orcia”

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I(riceviamo e pubblichiamo) Il 13 gennaio è scaduto il termine dei 60 giorni per la presentazione delle Osservazioni alla VIA Valutazione di Impatto Ambientale, anche detta Valutazione Ambientale Strategica, prevista dalla Regione Toscana per la realizzazione della Centrale geotermica a ciclo binariomedia entalpia le Cascinelle in Val di Paglia, alle porte del sito UNESCO Val d’Orcia. Le osservazioni dovevano essere presentate alla Regione Toscana, Direzione Ambiente ed Energia Settore Valutazione Impatto Ambientale per Valutazione Ambientale Strategica di opere Pubbliche di interesse strategico regionale ed erano chiamati a presentare le osservazioni enti direttamente coinvolti, alcuni esprimenti parere vincolante quali la Soprintendenza alle Belle Arti e Paesaggio di Siena Arezzo e Grosseto e l’ARPAT, altri pareri non vincolanti sotto il profilo formale ma non meno significativi, quali la Commissione Paesaggistica Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia, il Comune di Radicofani interessato per i coni visivi e non solo, il parere idrogeologico ed altri pareri tecnici.

In realtà la legge consente a chiunque, in forma associata o anche quale singolo cittadino, di esprimere le proprie osservazioni e di richiedere la partecipazione alla Conferenza dei servizi ed è così che in questo caso, più di ogni altra volta, la partecipazione è stata veramente imponente. Sono infatti state presentate osservazioni, oltrechè dagli enti tecnici preposti come detto dal Comune di Radicofani, dal Comune di Castiglione d’Orcia, dal FAI, dal nostro gruppo ECOSISTEMA VAL D’ORCIA e Gruppo di Lavoro Val d’Orcia (che raccoglie al proprio interno Pyramid, OPERA Val d’Orcia, Legambiente Terra e Pace, Italia Nostra, Rete dei Comitati per la difesa del Territorio, Rete NO.GE.SI, SoS Geotermia, No geotermia, oltre a consiglieri comunali, imprenditori del settore turistico e agro alimentare, commercianti, artigiani e cittadini), il Comune di San Casciano dei Bagni, i Comitati contro la geotermia dell’Amiata, i coltivatoti diretti della Val di Paglia, il consigliere di minoranza del Comune di Radicofani Massimo Magrini, il vulcanolo Giuseppe Mastrolorenzo primo ricercatore dell’Osservatorio Vesuviano Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il geologo Andrea Borgia massimo esperto di geotermia in Amiata.

ECOSISTEMA VAL D’ORCIA ha inoltre richiesto alla Regione Toscana, non solo di rigettare interamente il progetto proposto da Sorgenia, ma anche l’avvio di una inchiesta pubblica a contraddittorio ai sensi art. 24 e 24 bis D. Lgs 152/06.

Tutte le osservazioni sono scaricabili dal sito della Regione Toscana  https://www.regione.toscana.it/-/procedimento-coordinato-e-provvedimento-unico?fbclid=IwAR2cFqk0_11G7NkeVJJG679wuKzhHbHPBGFrQMPwC-EwnAPyH1ZKc7VHrWgù.

Le osservazioni di ECOSISTEMA VAL D’ORCIA sono state supportate e sostanziate in gran parte dall’approfondimento scientifico svoltosi in occasione del convegno tenutosi a San Quirico d’Orcia il 14 dicembre 2019 dal titolo “Progetto geotermico Le Cascinelle Aspetti valutativi e propositivi del territorio Val d’Orcia” e dalle relazioni ed approfondimento di figure professionali di alto rilievo quali l’archeologo prof. Franco Cambi, lo storico Ugo Sani, l’ingegnere Carlo Balducci, il geografo Leonardo Porcelloni, il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo, il geologo Andrea Borgia.

L’elemento di straordinario rilievo è rappresentato dalla serie di pareri negativi che il progetto le Cascinelle ha ricevuto. Il primo e sostanziale parere negativo, poiché vincolante, è rappresentato dal giudizio tecnico espresso dalla Soprintendenza la quale ha articolato in modo estremamente analitico la propria opposizione. Altrettanto ha fatto la Commissione Paesaggistica dell’Unione dei Comuni, così come il FAI, le Associazioni, gli imprenditori, i coltivatori diretti, i cittadini e gli amministratori. Infatti anche i sindaci dell’area Unesco Val d’Orcia ed esattamente Pienza, Castiglioni d’Orcia e Radicofani hanno espresso in propria delibera approvata all’unanimità nei giorni 21 e 23 Dicembre 2019 la netta contrarietà alla Centrale perché confliggente con le scelte di sviluppo economico, culturale e sociale dell’area, la maggioranza del comune di San Quirico d’Orcia ha espresso forte preoccupazione mente la minoranza ha sposato il documento comune di contrarietà dei sindaci, Montalcino risulta non pervenuto.

Ci chiediamo e chiediamo al presidente Enrico Rossi, come pensa di agire la Regione Toscana? Si ritiene di voler procedere come nel caso di Acea a Chiusi ad un braccio di ferro tra un amministratore, nel nostro caso il sindaco di Abbadia San Salvatore isolato nelle sue posizioni, e i territori di Amiata e Val d’Orcia? Si deve sempre giungere alla radicalizzazione delle posizioni o forse sarebbe meglio coinvolgere preventivamente le popolazioni senza farle trovare a cosa fatte e decise nelle eleganti sale fiorentine. Possibile che la bellezza di un’area, la cui unicità è riconosciuta a livello internazionale tanto da rappresentare spesso l’immagine iconica della Toscana nel mondo, rappresenti anche la sua fragilità, in quanto la scarsa antropizzazione delle sue terre ha significato in passato marginalità e scarso peso elettorale?

Le cose oggi però sono cambiate, questa vicenda ha permesso a due territori vicini e complementari come la Val d’Orcia e l’Amiata di trovarsi uniti su obiettivi comuni che sono la sostenibilità, un’idea chiara di sviluppo economico e culturale, la sicurezza, la salute dei cittadini.

Molte le iniziative in campo, oltrechè l’entusiasmo e la passione civica. I cittadini di Abbadia San Salvatore richiedono a gran voce un referendum popolare sul tema della Centrale, per il 31 gennaio saranno organizzate iniziative creative di fronte al palazzo comunale di Abbadia San Salvatore. Inoltre ECOSISTEMA VAL D’ORCIA ha attivato una petizione online che in meno di 2 giorni ha raccolto oltre 500 firme e nei prossimi giorni uscirà un crowfounding per finanziare le iniziative della campagna di opposizione alla Centrale. E il percorso è appena cominciato.

ECOSISTEMA VAL D’ORCIA