(Comunicato stampa)
A Chiusi Città sono iniziati i lavori di recupero
architettonico e culturale degli ex lavatoi adiacenti a Porta Lavinia. prevede
di riqualificare l’intero comparto consolidando le strutture murarie esistenti
(muro perimetrale, vasche e archi), la realizzazione di una nuova copertura,
che riprenderà quella originale ma sorretta da una struttura in ferro e con
elementi in acciaio (completamente indipendente dalle murature esistenti) che
riprenderà la stessa conformazione di quella originale, ma con andamento
curvilineo a sbalzo e manto in rame. La chiusura delle arcate avverrà con
vetrate in parte apribili ed altre fisse. Per quanto riguarda l’esterno sarà
realizzata una nuova pavimentazione drenante nella zona perimetrale del
fabbricato e con piantumazione di cespugli e piccoli arbusti nonché
l’installazione di un impianto elettrico e di ricircolo dell’acqua nelle
vasche. Al fine di permettere la fruizione del manufatto e anche
l’organizzazione di eventi è prevista, inoltre, la realizzazione di una pedana
vetrata da porre al di sopra di una vasca così da lasciare visibile l’intera
struttura e l’acqua ripristinata.
“Gli ex lavatoi di Chiusi Città – dichiarano il
sindaco Juri Bettollini e l’assessore ai lavori pubblici Andrea Micheletti –
diventeranno un luogo di arte e di aggregazione. Il progetto è veramente
elegante e riqualificherà uno dei principali punti di accesso al centro
storico. In questo spazio ci immaginiamo la realizzazione di varie iniziative
come ad esempio mostre fotografiche e di pittura o comunque in generale
pensiamo che potrà diventare un punto di riferimento per la vita culturale e
sociale della città. Auguriamo buon lavoro alla ditta di Castiglione del Lago
che sta eseguendo i lavori e auspichiamo che i tempi possano essere rispettati
perché non vediamo l’ora di vedere il risultato finale.”
Le spese a copertura dell’intervento sono
sostenute dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE)
che con l’ex ministro Luca Lotti ha stanziato 490 mila euro di risorse. Il
finanziamento è arrivato grazie anche per la rilevanza storica dell’area e del
fabbricato stesso. Una volta completati i lavori saranno installati anche dei
pannelli informativi con notizie riguardanti le città etrusche con particolare
attenzione alle influenze culturali, architettoniche, artistiche, economiche,
finanziarie, commerciali e religiose che hanno contraddistinto questa civiltà.