E’ successo qualche giorno fa ai confini tra Città della Pieve e Chiusi, nei pressi dell’azienda Montani, a due passi dalla Torre del Butarone, vicino alla strada provinciale 308 che congiunge, Chiusi con Ponticelli e poi con Fabro.
Il posto per la precisone è chiamato “La buca della bomba”, perché durante i bombardamenti ella Ferrovia, nella seconda guerra mondiale ci cadde una grossa bomba.
Qui, tre cacciatori, qualche giorno fa, che erano usciti per andare a beccace, Matteo Lepri, Emanuele Medi e Diego Carrozzi, giunti sul posto hanno visto qualcosa che a prima vista, da lontano, sembrava una stampante abbandonata da qualche incivile, poi avvicinandosi invece si sono accorti che si trattava di qualcosa di diverso.
A quel punto si sono ricordati del furto con scasso avvenuto qualche tempo fa a Pobandino in una banca ed hanno ricollegato il tutto. L’ingombro infatti non era quello di una stampante, ma si trattava di una cassetta di sicurezza, di quello utilizzate allo sportello del cassiere e che appunto era stata trafugata, durante il furto, dai ladri.
Il posto del ritrovamento lascia pensare ad una via di fuga, che sbarazzatisi dell’ingombro e presi i soldi, i malviventi abbiano proseguito per il casello dell’autostrada di Fabro.
I tre cacciatori hanno immediatamente avvertito i Carabinieri della caserma di Città della Pieve, che sono arrivati subito sul posto guidati dal maresciallo Massarelli e che hanno fatto tutti i rilievi del caso.