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Al Teatro Mascagni di Chiusi la stagione teatrale 2021/2022 continua a regalare sorprese.

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(Comunicato stampa)

Dopo il successo dei primi appuntamenti, il Teatro Mascagni di Chiusi continua a portare in scena spettacoli degni di nota e per il mese di Febbraio regalerà sorprese e emozioni

 Dopo lo stop delle festività il Teatro Mascagni e la Fondazione Orizzonti d’Arte hanno aperto le loro porte per la seconda parte della Stagione Teatrale 2021/2022, nata dalla collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo Onlus. Una Stagione ricchissima che affonda le sue radici anche nella ricerca teatrale e artistica ma anche nella classicità di alcuni grandi nomi del teatro italiano. Sono ancora 12 gli spettacoli che costelleranno questo nuovo anno, e il Teatro Mascagni è pronto a chiudere in bellezza il mese di Gennaio e ad aprire le porte a Febbraio.

Il programma prosegue giovedì 27 Gennaio alle ore 20:45, quando il palco chiusino ospiterà il primo spettacolo della rassegna “Teatri di Confine”: La Classe- Un docupuppets per marionette e uomini”. Prodotto da Cranpi, e di Fabiano Iacozzilli  “La Classe” è vincitore del Premio Ubu 2019 come miglior progetto sonoro, vincitore del premio della critica 2019 e vincitore In-Box 2019.  Lo spettacolo si articola su temi spesso già affrontanti, ma lo fa con una chiave di lettura diversa, focalizzata alla ricerca e all’introduzione dell’elemento novità. Nuovi strumenti, la presenza di un singolo attore e di marionette, la contemplazione e lo studio profondo della mente umana partendo dal dolore e passando per il ricordo di un bambino. Uno spettacolo che a prima vista potrebbe parlare di abuso di potere in una classe, da parte di un adulto verso dei bambini, e che invece parla di vocazioni. Un viaggio senza confini che si affaccia a quella marginalità teatrale e artistica che sempre di più sta arrivando a gran voce a diventare centro di una nuova era teatrale, o perché no di una nuova generazione di attori e pubblico. “La Classe” darà il via libera alla rassegna che porterà poi in scena altri 3 spettacoli acclamati dalla critica e rivolti al pubblico teatrale più giovane.

A seguire, martedì 01 Febbraio alle ore 20:45, Rocco Papaleo e Fausto Paravidino porteranno in scena “Peachum”, una disarmante avventura nei sentimenti di un padre che diventa un eroe dei miserabili. Il mese di Febbraio vedrà poi andare in scena anche i secondo spettacolo della rassegna dei “Teatri di Confine”: “Atlante linguistico della Pangea” salirà sul palco del Teatro Mascagni venerdì 11 Febbraio alle ore 20:45.  Lo spettacolo nato dall’idea e dalla regia di Sotteraneo andrà ad affrontare il tema dell’intraducibilità”; attraverso brevi lezioni gli attori metteranno in scena le parole stesse, trasformando un piccolo dizionario in una sorta di drammaturgia atipica. L’intero spettacolo inoltre è attraversato dall’impossibilità di dar corpo ad alcuni concetti a causa delle limitazioni Covid, che da pure restrizioni si trasformano in una risorsa scenica in grado di mettere in campo un pensiero sulle relazioni umane e l’incomunicabilità.  Ora che la nostra specie è posta di fronte alla necessità di cooperare davvero su scala globale riuscirà a trovare un modo per comunicare?

Il mese si conclude con “Fine scena mai” in scena domenica 20 Febbraio alle ore 20:45. La prosa è frutto del laboratorio per adulti nato dalla collaborazione fra la Fondazione Orizzonti d’Arte di Chiusi e la compagnia i Macchiati. Gli allievi porteranno sul palco la storia comica di una ricerca: cosa cercano i personaggi? Un dietro le quinte per essere se stessi insieme agli altri, un luogo sociale che non esiste o che forse si nasconde dove nessuno si aspetterebbe di trovarlo? A volte il modo migliore di nascondere qualcosa è metterlo in scena.