Dopo le forti piogge di ieri, che sono andate oltre le aspettative sulla nostra zona e ancor peggio in Toscana e l’instabilità di oggi che potrebbe ancora provocare qualche rovescio, il copione successivo non cambia: tornerà il caldo e avremo un finale di agosto “africano”, anche se le temperature record registrate a luglio rimarranno lontane, soprattutto per il fisiologico accorciamento delle giornate dovuto all’avvicinarsi dell’equinozio di autunno in settembre. Da giovedì in poi e ancor più nel fine settimana sperimenteremo ancora una volta l’afa e i 35 gradi nelle valli, probabilmente per l’ultima volta in questa estate complessivamente tra le più calde mai avutesi, a occhio meno calda soltanto di quella (speriamo) inarrivabile del 2003 e dell’estate 2012, che non è stata raggiunta e superata solo grazie al fresco delle ultime due settimane. Quello che stupisce climaticamente delle estati del “nuovo millennio” è che si passa da situazioni di fresco e piogge a volte semi-alluvionali direttamente all’anticiclone africano o comunque ad un anticiclone ibrido con forte contributo africano in quota che portano la colonnina di mercurio ad innalzarsi ben oltre i 30 gradi, sfiorando a volte i 40, come nel luglio appena passato quando Chiusi scalo ha registrato per ben due giorni quasi 40 gradi, 39,8 e 39,7 per la precisione, valori davvero notevoli per le nostre zone. Latita ormai da almeno 15-20 anni la configurazione tipica delle estati italiane del secolo scorso, cioè l’anticiclone delle azzorre disteso da ovest con infiltrazioni fresche dall’Europa orientale (che a sua volta ha visto un forte incremento delle temperature estive), una configurazione favorevole a bel tempo con caldo assolutamente meno fastidioso e massime intorno ai 30 gradi.
Ad ogni modo questo è quello che ci passa il convento, godiamoci questi ultimi sprazzi di estate bollente, sapendo che molto probabilmente dovrebbe concludersi entro il 2-3 settembre.