Città della Pieve. Tempi sempre più duri per le pubbliche amministrazioni. L’appuntamento con il bilancio preventivo del 2017 impone amare riflessioni anche a Città della Pieve come nella maggior parte dei Comuni. Gli effetti della crisi sono sempre fortissimi e ricadono, ancora una volta, sui trasferimenti ai Comuni da parte dello Stato. La mannaia che nel 2015-2016 si era abbattuta sulle PA aveva già ridotto ai minimi termini l’agibilità dei Comuni ed oggi una ulteriore “manovra”, se pur minima, rischia di incidere sui servizi al cittadino.
“Un po’ come ridurre le calorie ad una persona che è già a dieta stretta da due anni – esordisce il sindaco Fausto Scricciolo, per introdurre un tema difficile e poco celebrativo -. Inutile nascondere che si profilano tempi molto duri. E’ sempre più difficile trovare le risorse per espletare servizi in progressiva drastica riduzione dei contributi ai Comuni da parte dello Stato. E non si può certo gravare sui cittadini, che comprensibilmente chiedono riduzione della pressione fiscale ma se d’altro canto lo Stato sempre di più stringe la cinghia, allora i Comuni da dove dovrebbero trarre linfa per i servizi? Dai contributi europei si ricercano fondi per i progetti straordinari, quelli che consentono il recupero e la conservazione del patrimonio ma non possono essere certamente indirizzati alla manutenzione ordinaria, le buche sulle strade per fare un esempio”.
Eppure l’amministrazione in questi due anni, malgrado i tagli, è stata in grado di garantire i servizi essenziali (nido, trasporto scolastico, attività di lavori pubblici e sicurezza, manifestazioni ed eventi di una Città con un’attività culturale di un’intensità non comune).
“Pensiamo al Natale appena passato – spiega il sindaco – che ha ricevuto un importante contributo da parte dell’Amministrazione (è stata una delle manifestazioni con maggiore impegno di spesa da parte dell’Ente), eppure, senza la indispensabile partecipazione dei commercianti, difficilmente avrebbe avuto lo stesso risultato”.
“L’impegno organizzativo, il coordinamento, l’egida è chiaramente quella comunale ma senza la fattiva partecipazione dei privati ormai è difficile fare qualsiasi cosa”.
Nel 2017 insomma il trend è ancora orientato ai sacrifici, con le entrare che nuovamente diminuiscono (si pensi ad una riduzione di 1 milione e 200mila euro rispetto al 2010). Con tagli alle spese pari ad 1 milione di euro, si dovrà fronteggiare il quotidiano e mirare allo strettamente necessario. Sacrifici che l’amministrazione comunale ha imparato a fare da tempo se si guarda alla spending review interna (vedasi la drastica riduzione dei costi della politica).
dal Giornale on line del Comune di Città della Pieve