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Tribunale: fra Terni e Perugia c’è di mezzo il mare.

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Non abbiamo mai chiesto il tribunale sul nostro colle ameno. Anche quando ci hanno tolto la Pretura, insieme ad altri uffici e servizi statali, non abbiamo fatto le barricate.

Per il Tribunale e i suoi servizi ci siamo sempre serviti di quello di Orvieto, anche che se non era dietro l’angolo e da quando c’è l’autostrada ci vogliono almeno una macchina e 45/60 minuti per andare ed altrettanti per tornare.

Poi da quando, un paio di anni fa, hanno chiuso il Tribunale di Orvieto, siamo dovuti andare a Terni ed allora i tempi sono diventati di un ora e mezzo con tutto quello che ne consegue.

Ma ci è stato detto che si stava provvedendo almeno a spostare gli abitanti della provincia di Perugia ( Città della Pieve, Piegaro, Panicale) nel perimetro del Tribunale di Perugia.

Credevamo che non ci dovesse volere molto, anche perché solerti onorevoli avevano garantito il massimo del loro impegno.

Ma non tenevamo conto, evidentemente, di quale poteva essere il loro impegno, anche se declinato al massimo.

La situazione è restata ferma com’era all’inizio. Per ritirare un certificato del casellario giudiziale, che in un paese normale, potrebbe essere rilasciato con un click di un computer, un cittadino pievese, (per non parlare di uno di Pietrafitta) deve tuttora andare a Terni e tornare.

Ora leggiamo che “per quanto riguarda la riperimetrazione, dei tribunali sarebbe pronto un emendamento delega in Senato – nell’ambito dei lavori sulle nuove norme del processo civile – Per l’Umbria c’è l’ipotesi del’accorpamento su Perugia, dell’area lacustre oggi gravitante sull’Orvietano. “

Tralasciando le considerazioni sull’efficienza del Parlamento e di quel Senato che dovrebbe essere sciolto quanto prima, c’è da dire che dunque fra Terni e Perugia, cioè fra gli attuali disagi e quelli minori futuri, non c’è più di mezzo il mare ma un emendamento.

Secondo voi la distanza con la soluzione del problema passando dal mare di prima all’emendamento del senato di oggi si è accorciata o no?

Speriamo di non dover tornare, vestiti da fantasmi, a chiedere ai nostri posteri come è andata a finire.