Parliamoci chiaro, questo febbraio è stato ed è tuttora molto più simile a un mese di marzo nemmeno molto freddo che al classico “febbraio” invernale.
La primavera sta cominciando ad affacciarsi timidamente con un mese di anticipo, piuttosto avventatamente secondo il calendario ma non secondo il clima ormai visibilmente più caldo che caratterizza gli ultimi anni, non c’è più nemmeno bisogno di guardare i dati statistici, basta essere nati negli anni ’80 o prima per notarlo.
Il veloce episodio perturbato che caratterizzerà i prossimi due giorni non cambierà la sostanza di tutto ciò, ma servirà almeno a ricordarci che siamo pur sempre in inverno.
Domani il tempo infatti peggiorerà in maniera sensibile, il vento di libeccio rinforzerà, aumenteranno le nubi e tra il pomeriggio/sera di domani, la notte e la prima mattinata di sabato passerà un rapido ma intenso fronte freddo accompagnato da piogge anche localmente intense, incalzato da correnti nordorientale non gelide ma abbastanza fredde per far calare il limite di nevicate nella notte fino alla bassa montagna e a far agitare le acque del Trasimeno.
La possibilità che qualche “fiocco fradicio” arrivi fino a quote altocollinari è abbastanza scarsa e comunque non tale da procurare allarmi di nessun tipo.
Tra la tarda mattinata e il pomeriggio di sabato tornerà il sole e domenica con esso si avranno di nuovo temperature miti nel pomeriggio, come se non fosse successo niente.
Insomma la primavera può attendere certo, ma ha già un piede nella porta.
Giaime Marchesini