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Unità di intenti fra i sindaci di Castiglione e Chiusi sull’Alta Velocità a Chiusi

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(AKR). Il sindaco di Chiusi Juri Bettollini è stato ospite, insieme al primo cittadino di Castiglione del Lago Sergio Batino, alla festa del Partito Democratico di Pozzuolo Umbro nell’ambito dell’incontro politico “Un treno da non perdere”. Il dibattito si è incentrato subito sulla necessità di ottenere la fermata, sulla Stazione di Chiusi, di almeno due treni Alta Velocità in modo da rilanciare, in ottica di sistema, un territorio vasto che va dalla Valdichiana senese a tutta l’area del Trasimeno e del perugino.

«È arrivato il momento – ha dichiarato il sindaco di Chiusi Juri Bettollini – di giocarci una partita importante per il territorio a carte scoperte. Ottenere due treni alta velocità alla stazione di Chiusi entro l’anno significherebbe iniziare un vero percorso di rilancio che non possiamo farci scappare. In queste settimane il mio personale impegno sarà quello di agevolare e proseguire il lavoro, che già stanno facendo l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli e il consigliere Stefano Scaramelli, per allargare il fronte del consenso perché sarà fondamentale presentarsi a Roma con la forza e i numeri non di una singola città, ma di un territorio ampio che superi anche i confini regionali. Dobbiamo portare la politica ad ascoltare le richieste dei sindaci della Valdichiana senese e del Trasimeno che si faranno trovare compatti nel combattere la battaglia sull’idea che potenziare la stazione di Chiusi significa aprire una nuova stagione di sviluppo sia del territorio senese che umbro».

Entro il mese di dicembre saranno rese pubbliche le nuove tratte dell’alta velocità e per permettere alle Frecce la fermata alla stazione di Chiusi sono già stati investiti complessivamente oltre 7 milioni di euro che hanno permesso la realizzazione e l’innalzamento di due marciapiedi (55 cm) a servizio dei binari due/tre e quattro/cinque nonché la sostituzione delle piattaforme elevatrici con quattro ascensori (costo intervento 3,2 milioni di euro). La seconda fase dei lavori, attualmente in corso, porterà all’innalzamento del marciapiede del binari, il rinnovo della segnaletica fissa, dell’illuminazione, del sottopasso e delle pensiline nonché il completo restauro del Fabbricato Viaggiatori (costo intervento 3,6 milioni di euro).

«La nostra amministrazione comunale – dichiara il sindaco di Castiglione del Lago Sergio Batino – sostiene con forza la posizione del sindaco Bettollini e la battaglia per ottenere la fermata di almeno due frecce alla stazione di Chiusi. Lo snodo chiusino è sempre stato un punto di riferimento nel territorio umbro tanto per il lavoro pendolare quanto per il turismo. Adesso che le logiche si sono spostate verso l’alta velocità non possiamo far perdere alla Stazione di Chiusi quella centralità naturale che dà sempre l’ha contraddistinta perché questo significherebbe isolare sia il territorio umbro sia quello toscano. Fra l’altro il potenziamento delle fermate su Chiusi non è in contrapposizione alle altre esigenze umbre di rafforzamento dei treni sul percorso Orte-Foligno-Perugia- Terontola né con la potenziale realizzazione di una nuova stazione per l’alta velocità che se verrà avrà sicuramente tempi lunghi mentre dal 2018 potremmo avere collegamenti veloci utilizzando le attuali strutture. L’Umbria e la bassa Toscana possono avere altri interessi comuni che riguardano i trasporti a partire dal migliore utilizzo dell’aeroporto di S. Egidio che può porsi funzionalmente al servizio di tutta l’area. Anche per questo è necessaria che progetti di velocizzazione della rete stradale quali il raddoppio della Pievaiola e la variante della SS 71 su Castiglione del Lago trovino immediata realizzazione. Per questo ringrazio il Partito Democratico di Castiglione del Lago e in particolare la sezione di Pozzuolo Umbro per aver dedicato un momento della propria festa ad approfondire un tema così importante e strategico che sarà anche dibattuto alla Festa Regionale del Pd Umbra a Castiglione del Lago. La Toscana e l’Umbria hanno la possibilità concreta di scrivere insieme una nuova pagina della storia dei propri territori».