Di fronte ad una Sala Grande di Palazzo Corgna gremita soprattutto da contradaioli, ma non solo, il Presidente del Terziere Giuseppe Peciotti ha aperto la cerimonia di presentazione del libro ” 1° Terziere Casalino 1965 – 2015. La Storia” ringraziando le autorità civili e militari presenti, gli altri Terzieri, le associazioni invitate.
Poi hanno preso la parola gli autori. La prima è stata Marilena Rossi, Direttrice dell’Archivio di Stato di Terni, che ha dichiarato subito la sua emozione e nello stesso tempo la sua contentezza per l’occasione, soprattutto perché si tratta di un lavoro collettivo, frutto della collaborazione di un gran numero di persone.
Poi Marilena Rossi è passata ad illustrare le caratteristiche del libro, “un lavoro – ha detto – che non ha voluto essere annalistico, ma che raccontasse una storia composta ed articolata in temi, in capitoli, che rappresentano poi le diverse attività, le diverse occasioni in cui si è dipanata la vita e quindi la storia del Terziere.” Ecco allora l’Infiorata, la Taverna, La Bottega dell’Arte, la Passione Guerriera, nelle sue diverse componenti, dagli arcieri, al corteo, agli sbandieratori, al gruppo degli armati.
Un’altra parte del libro è dedicata ad una ideale passeggiata tra i protagonisti che hanno lasciato la loro impronta nella storia del terziere, un’altra ancora agli scherzi storici che accompagnano le sfide con gli altri terzieri. Un contributo originale lo si è voluto dare con la descrizione del territorio del Terziere, realizzando una pianta ed una sorta di guida dove si possono trovare le chiese, i palazzi, i vicoli e soprattutto tante foto che illustrano la bellezza del nostro territorio.
Nel concludere il suo intervento Marilena Rossi ha voluto sottolineare come pur essendo la storia di una parte della città, il libro vuole dare la consapevolezza che si è parte di un tutto, un tutto che lavora e crea per l’amore verso la città, e come dal libro si ricava la conferma che il terziere è una palestra di vita per molti pievesi e che le comunità che i terzieri rappresentano sono fonte e archivio di un patrimonio di sapere sia materiale che immateriale.
E’ intervenuto, quindi, l’altro curatore Mario Marroni, insegnante presso l’Istituto Comprensivo di Città della Pieve, autore di mostre e pubblicazioni, per anni dirigente del Terziere stesso.
“Quando mi è stato dato l’incarico di curare questa pubblicazione – ha esordito – ho pensato subito a Marilena Rossi, perché ho capito che insieme alla storia vissuta direttamente da me e da tutti gli latri, sarebbe stata necessaria una persona dotata di competenza di professionalità. Quella che abbiamo voluto scrivere – ha continuato Marroni – è la storia di una collettività e soprattutto la storia di un universo variegato ed eclettico come è quello del Terziere Casalino
Ed è forse per questo che ho avuto anche paura, all’inizio di questa esperienza, che vivo fin da bambino quando a 12 anni mi sono trovato inserito dentro ad essa insieme alle grandi figure che hanno fondato il Terziere e che troverete nel libro dove io li ho come incontrati in un viaggio sentimentale immaginario. Nel libro troverete, anche il Perugino, e dalla sua opera matura, dall’ “Adorazione dei Magi” della Chiesarella abbiamo tratto anche le figure introduttiva di ogni capitolo
E’ anche un libro di immagini, che siamo andati a cercare tra i nostri contradaioli, un libro che ne contiene 980 e che sono in buona parte inedite. Credo che abbiamo fatto un libro piacevole e scorrevole, che si fa leggere. E di questo un merito particolare lo dobbiamo a Sabrina Ferroni della Tipografia Pievese che lo ha stampato ed anche alla precisione ed alla applicazione di Franco Sgoifo.”
Nel concludere Mario Marroni ha confessato “ di avere avuto con questo libro, l’occasione quasi insperata di avere rivissuto una storia personale e collettiva che non tocca in sorte a tutti ed ha anche avvertito che si tratta di un libro “non obbiettivo” ma in qualche modo partigiano, cioè che è il libro del Casalino, come non poteva non essere. E che la speranza è che questa viaggio, questa storia che è stata raccontata possa parlare non solo a quanti lo leggono oggi, ma anche a qualcuno che verrà dopo.”
Ha poi preso la parola il Sindaco Fausto Scricciolo che come l’assessore Carmine Pugliese ha sottolineato il valore imprescindibile dei terzieri , nella storia passata e presente della città.
Concludendo la manifestazione il presidente del Terziere Giuseppe Peciotti ha consegnato il volume al Capitano dei Carabinieri, ai rappresentanti dei Terzieri Castello e Borgo Dentro, delle associazioni Avis ed Alice, e delle Confraternite.
Il volume è stato consegnato anche al Corriere Pievese. E come giornale torneremo presto su questa importante pubblicazione per illustrarla nei dettagli e per valorizzare un altro tassello di questa importante costruzione che i Terzieri stanno facendo, ognuno con la sua storia e la sua identità diverse, per fare di Città della Pieve la “Città dell’Identià e della Rievocazione Storica”
(g.f)
ARCHIVIO DEL CORRIERE PIEVESE
15 MAGGIO 2016