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“Torta Chianciano “, un originale prestigioso Dolce non sempre al posto che merita.         

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Alla fin fine molti dolci si somigliano, si aggiunge o si toglie un dettaglio ed ecco un nuova torta. In verità è difficile nell’ambito della pasticceria creare un prodotto originale. Negli anni cinquanta o  giù di lì questo piccolo miracolo è avvenuto quando Jole Marabissi creò la “Torta Chianciano”. Questo nuovo Dolce incontrò subito il favore dei chiancianesi e anche dei turisti. Si può dire che non c’era ospite che andasse via da Chianciano senza portare con se almeno una di queste torte:  per la propria famiglia o in dono a qualche amico. Oltre alla bontà del dolce ne decretava il successo fuori Chianciano la comodissima confezione quasi fatta ad hoc per essere portata via senza problemi di freddo di macchie di crema. Tutto cotto e preservato nella pasta frolla, nessun pericolo di deperibilità o di danno estetico al dolce. Veniva portato in tutta Italia conservando estetica, gusto e integrità igienica.

Qualche giorno fa da una automobile una signora mi fa: “Senta dove possiamo trovare la Torta Chianciano buona? Andiamo verso casa e siamo usciti dall’autostrada apposta per comprarne una. La nostra mamma quando veniva qui a fare le cure ce la portava sempre.”

Ecco perché mi accingo a scrivere questo breve articolo-ricordo: ho dovuto riflettere un attimo per dare una risposta. Mentre avrei voluto pronunciare un semplice: “Ovunque.” In effetti negli ultimi anni alcuni laboratori di pasticceria hanno inquinato il mercato di questo buonissimo Dolce con pessime preparazioni. Per fortuna ancora ci sono pasticcerie che lavorano e usano ingredienti come Dio comanda e cioè i sacrosanti, naturali, semplici: latte, zucchero, uova, farina. Ché poi sarebbe facile da preparare anche in casa…

Con un po’ di anticipo, ma anche dal giorno prima, prepariamo una pasta frolla ordinaria o quella solita di famiglia, lo stesso con del pan di spagna e una crema pasticcera.  Quando tutto è pronto realizziamo un disco con la pasta frolla, lo cuociamo e quando è freddo lo cospargiamo di crema, montiamo sulla crema uno strato di pan di spagna, lo inzuppiamo perbene con dell’amaretto diluito e ripetiamo l’operazione formando una cupola che rivestiremo completamente con uno strato di crema. A questo punto si termina la preparazione ricoprendo la torta con della pasta frolla cruda facendola aderire con leggera pressioni delle mani alla crema e al disco sottostate accostandola con le dita. Prima di andare in forno si rifinisce la torta spennellandone la superficie con il rosso d’uovo e praticando le caratteristiche strisce con i rebbi di una forchetta. Una volta infornata attendiamo fino a quando si presenti bella dorata e la torta è pronta. Questo dolce da il meglio dopo essere stato a riposo almeno un giorno.

Dell’Annunziata Nunzio