La gravissima situazione creatasi in Umbria con i tagli alla sanità sta creando la smobilitazione sanitaria e sociale, diffusamente e specialmente nell’Area del Trasimeno Pievese. L’inerzia e la mancanza di volontà ha messo in gravi difficoltà il Presidio di Castiglione del Lago e mette in forse sia la struttura Cori di Passignano che la Casa della Salute di Città della Pieve ed il complesso dei servizi socio sanitari di Panicale-Tavernelle, il tutto unito al ridimensionamento della rete assistenziale territoriale degli altri Comuni sia del Trasimeno che di tutta l’Umbria. I servizi rischiano gravemente e ad oggi non è più possibile eseguire, in tempi opportuni, un esame radiologico od ecografico semplice nelle strutture del Trasimeno.
È giunto il momento che la Conferenza dei Sindaci del Distretto Trasimeno, l’Unione dei Comuni, con i rispettivi Presidenti, i cittadini, le Forze Sociali e politiche, si uniscano nel chiedere con forza e determinazione, un rinnovato quadro organizzativo che rimetta al centro il diritto dei cittadini per avere un servizio socio assistenziale e sanitario pubblico efficiente, completo e alla portata di tutti.
La responsabilità del governo della Regione Umbria è evidente, così come è sotto gli occhi di tutti la volontà di andare contro le direttive del Piano Sanitario Nazionale, riducendo la presenza del settore pubblico per favorire le strutture private.
Chiediamo che le Presidenze della Unione dei Comuni e della Conferenza dei Sindaci si facciano carico di mobilitare tutte le forze sociali e politiche, le associazioni, affinché la Regione Umbria rimuova tutti gli ostacoli restituendo all’area del Trasimeno-Pievese la piena funzionalità dei servizi e dei presidi sanitari e socio assistenziali”.
Sinistra Italiana Perugia e Articolo Uno Perugia