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SEL “La crisi in Regione, un’occasione per ripensare la sanità”

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I 10 punti sulla sanità emersi dalla Direzione Regionale del PD, sembrano messi a caso, come toppa per coprire una crepa istituzione. 10 Punti che elencano alcune cose da migliorare, ma che non chiariscono come farle, e quindi lasciano il tempo che trovano. Per SEL Umbria, la crisi in regione sulle nomine della sanità deve diventare il pretesto per ripensare la sanità umbra e lo strumento c’è già: ripartiamo dalla legge d’iniziativa popolare sul riordino del servizio sanitario regionale.

Il 16 giugno 2014, l’ISDE Umbria, insieme ad altre associazioni, hanno depositato, in Consiglio Regionale, una legge d’iniziativa popolare, raccogliendo più di 3000 firme. La legge mette in discussione l’attuale assetto del settore socio sanitario, chiedendo la modifica di tre articoli della legge regionale 12 novembre 2012, n. 18 (ordinamento del servizio sanitario regionale)”:

– Sostituzione dell’articolo 27 (il Distretto Socio Sanitario) con una norma che prevede la creazione di veri organismi democratici nei Distretti Sanitari, in cui siano presenti rappresentanti delle associazioni degli utenti, dei lavoratori, del volontariato. Ai nuovi Distretti Territoriali, devono fare riferimento le Direzioni Generali, superando la decisione monocratica.

– Sostituzione dell’articolo 42 con: “Art. 42. Informazione e partecipazione per la tutela del diritto alla salute.” Tale articolo prevede, tra le altre cose, l’istituzione, presso ciascuna azienda sanitaria regionale, dei comitati di partecipazione aziendali e distrettuali, istituiti e disciplinati dalla Giunta Regionale.

– Sostituzione dell’alticolo 51 con “Art. 51. Finanziamento del Servizio sanitario regionale.” Queste modifiche sono volte ad attuare un controllo sul divario della spesa, per prestazioni erogate, nelle aziende sanitarie regionali, dai costi standard definiti a livello nazionale.

Per SEL Umbria la crisi istituzione della Giunta Regionale va al di là delle nomine e mette in evidenza l’impossibilità ad andare avanti con un Servizio Sanitario Regionale nel quale, il Direttore Sanitario gestisce l’85% dell’intero bilancio regionale, facendo riferimento esclusivamente alla Presidente Regionale. Riapriamo il dibattito sulla sanità ripartendo, non dai nomi, ma da un rilancio della sanità pubblica, che non può prescindere da una maggiore democratizzazione e dal coinvolgimento di tutti gli operatori del settore.

Per questo SEL Umbria chiede di portare immediatamente in discussione la legge d’iniziativa popolare sul riordino del servizio sanitario regionale. Su questo sito trovate il testo della legge d’iniziativa popolare:

http://www.consiglio.regione.umbria.it/…/pd…/2014/N72496.PDF

I coordinatori regionali Umbria di Sinistra Ecologia Libertà:

Fabio Barcaioli,

Elisabetta Piccolotti,

Luciano Zara