(Cittadino e Provincia) – Paciano, 13 aprile ’18 – A Paciano trovano applicazione i principi della Legge “Basaglia”. Parola di Pasquale Parise, Direttore Sanitario della USL Umbria 1, che mercoledì scorso ha partecipato ai laboratori aperti di Arts&Crafts presso TrasiMemo, Banca della Memoria del Trasimeno.
A metà della nuova edizione (il termine è fissato per il prossimo settembre) i promotori del progetto si sono voluti incontrare per un confronto sulla sua efficacia e pianificare il lavoro futuro.
Sono tre anni che Paciano ospita tali laboratori, finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia e gestiti dalla Cooperativa Frontiera Lavoro. I destinatari sono alcuni pazienti del Centro di salute mentale del Trasimeno impegnati tre volte a settimana nel corso di tessitura. Un progetto di grande utilità terapeutica e sociale, che aiuta soggetti svantaggiati ad acquisire nuove competenze e abilità manuali e al tempo stesso a potenziare la propria capacità di autonomia.
“L’idea di un Museo che serva a preservare le conoscenze nella loro forma originale e autentiche – ha dichiarato Parise – è molto positiva, ma lo è ancor di più quando diventa strumento di reinserimento nella società”.
E dopo tre anni di sperimentazione si iniziano a raccogliere i frutti sia in termini di efficacia terapeutica che di affinamento della tecnica lavorativa. “La formula del laboratorio – ha spiegato Gianfranco Salierno, del Centro Salute Mentale Trasimeno – inserisce i soggetti dentro ambienti di concentrazione, di socialità, di responsabilizzazione. Con questo progetto si sono fatti passi in avanti: la fase successiva dovrà essere la creazione di situazioni di normalità, a partire per esempio da una piccola retribuzione economica. Il Trasimeno, con i suoi tempi lenti e la sua disponibilità a lavorare in sinergia, è il luogo ideale per raggiungere questi obiettivi e creare situazioni normative per i nostri pazienti”.
Anche per Roberta Vetrini, Presidente di Frontiera Lavoro, Paciano è un luogo ideale per sperimentare dinamiche relazionali diverse. Pensando poi al futuro ha ricordato come non debba essere perso di vista l’obiettivo finale, ovvero facilitare l’avvicinamento di questi soggetti al mondo del lavoro. Da qui l’idea di dar vita ad un sito e-commerce per commercializzare i prodotti di questo e di altri analoghi laboratori.
“Questo progetto – ha spiegato il vicesindaco Cinzia Marchesini – ha consentito a TrasiMemo di aprirsi al campo del sociale, dimostrando come i patrimoni culturali possano incrociare e combinarsi positivamente con i difficili percorsi della salute mentale”. Per il sindaco Riccardo Bardelli, vista l’utilità e la funzionalità del progetto, ha senso svilupparlo e portarlo avanti.