Che la situazione della gestione dei rifiuti non fosse tranquilla in Umbria lo sanno in molti, anche se per diverso tempo si è fatto finta di niente. Le recenti vicende giudiziarie, il cambio della proprietà del maggior azionista, gli incroci societari esistenti fra pubblico e privato, l’esaurirsi delle disponibilità di alcune discariche sinora utilizzate, un non sufficiente rapporto costi/qualità del servizio, stanno da tempo facendo puntare i riflettori sul problema. Nella nostra area proprio in questi giorni sono state rese pubbliche le dimissioni di Vasco Fattorini, consigliere di nomina pubblica, dal consiglio della TSA con motivazioni che confermano come nonostante la gravità della situazione, sia ancora difficile avviare interventi seri e risolutivi del problema.
Oggi esce questo comunicato dell’agenzia regionale che segnala i contenuti di un incontro svoltosi fra l’assessore competente ed il presidente dell’Organismo Istituzionale preposto per l’area di cui facciamo parte. Al di là di una certa doverosa diplomazia si dicono chiaramente due cose, rivolte in particolare alle aziende che gestiscono il servizio. . La prima: datevi una mossa, perché la situazione delle discariche è al limite e occorre trovare una soluzione rapida.La seconda: ci aspetteremmo una maggiore attenzione e capacità gestionale da parte delle aziende affidatarie, verso il territorio e verso i cittadini. Non male. Sorge legittima qualche domanda.
E se la Regione, competente primaria sul settore della gestione dei rifiuti, avesse usato la stessa chiarezza e fermezza nel controllare e soprattutto nell’ intervenire nel settore, in tempi non sospetti, si sarebbe arrivati a questa situazione? Si sarebbe arrivati a questa situazione se al momento del passaggio delle quote di maggioranza di Cerroni si fosse lavorato per la ricerca di un partner qualificato magari di natura pubblica? (g.f)
(aun) – Perugia. L’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, ha promosso un incontro con il presidente dell’Ati (Ambito territoriale integrato) 2, il sindaco di Perugia Andrea Romizi, per esaminare la situazione di difficoltà degli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti urbani che ricadono nel territorio dello stesso Ati, che desta preoccupazione anche per la rilevanza che assume nel sistema impiantistico regionale, e per sollecitare i gestori a mettere in atto i necessari interventi.
Nel corso dell’incontro, che si è svolto nella sede dell’assessorato regionale, è stato fatto il punto sulla situazione. L’impianto di compostaggio di Pietramelina è fermo per manutenzione straordinaria; già da alcune settimane la frazione organica umida proveniente dalla raccolta differenziata è avviata a impianti di fuori regione. Il gestore ha comunicato che, nei prossimi giorni, potrebbe interrompersi il conferimento dei rifiuti provenienti dall’impianto di selezione di Ponte Rio all’impianto di Borgo Giglione, dove viene effettuato il trattamento e lo smaltimento.
“Il cumularsi di queste difficoltà nell’ambito dell’Ati2 – sottolinea l’assessore Cecchini – rende necessaria sia una proposta strategica a medio termine per l’innovazione dell’impiantistica attuale sia un rapido e significativo incremento della qualità della raccolta differenziata. Inoltre, da subito, serve una proposta e un’iniziativa immediata da parte del gestore (Gest – raggruppamento di Gesenu, Tsa, Sia ed Ecocave) per evitare criticità anche momentanee nello svolgimento completo e corretto del servizio, utilizzando tutte le possibilità offerte dalla normativa esistente”.
“L’Umbria – ricorda l’assessore – è stata la prima regione ad avere esteso in tutto il territorio regionale il ‘porta a porta’ per ottimizzare la raccolta differenziata dei rifiuti e a mettere in atto misure e investimenti per una gestione dei rifiuti in linea con le normative europee. Tutti sono chiamati a fare la propria parte. Pur comprendendo le difficoltà esistenti, vorremmo riscontrare maggior attaccamento e attenzione per il territorio e per i cittadini da parte delle imprese che gestiscono il servizio affinché contribuiscano, con una progettualità seria e moderna, al raggiungimento degli obiettivi della pianificazione regionale”.