Umbria Jazz Winter nacque nel 1993 con le sue prime proposte musicali, e quest’anno regalerà al pubblico un cartellone denso di grandi appuntamenti per festeggiare la 25esima edizione che si terrà, ovviamente, ad Orvieto dal 28 dicembre al 1 gennaio. Giusto per dare qualche numero, la kermesse darà vita a 100 eventi con 25 band coinvolgendo circa 150 musicisti.
L’inebriante musica che avvolgerà Orvieto si accompagnerà con l’alta qualità della cucina che l’Umbria offre, con i Jazz lunch e Jazz dinner proposti da due locali del centro, oltre agli Spaghetti Swing, in programma tutti i giorni nel Palazzo dei Sette.
Come consuetudine, i due appuntamenti clou della manifestazione saranno i cenoni nell’attesa del nuovo anno, ovviamente con musica live, oltre ai concerti in programma dopo la mezzanotte ed il concerto Gospel nel Duomo, in programma nel pomeriggio di Capodanno, dopo la Messa della pace.
Il programma di Umbria Jazz winter è caratterizzato, da sempre, dall’alta qualità dei musicisti in scena, e questa edizione non smentirà la tradizione, grazie alla presenza di alcuni artisti come Jason Moran, pianista statunitense che si esibirà in un tributo a Thelonious Monk in occasione dei cent’anni dalla nascita. Eccelso pianista statunitense, Monk è ricordato, tra l’altro, per il concerto della Town Hall a New York nel 1959, e per il fondamentale apporto alla musica jazz con il suo particolare stile improvvisativo.
Poi sarà la volta di Marc Ribot, uno dei chitarristi più originali non solo in ambito jazz, che può vantare partecipazioni al fianco di artisti come Elton John, Wilson Pickett, Tom Waits e Vinicio Capossela, solo per citarne alcuni. Ad UJ winter si esibirà con il suo trio e con The Young Philadelphians, progetto che fonde il Philly Sound anni 70, genere musicale nato in quegli anni a Philadelphia, con il Prime Time di Ornette Coleman, sassofonista considerato il pioniere del movimento free jazz. Una novità e un grande orgoglio per Umbria Jazz Winter è la presenza di Jazzmeia Horn, la cantante considerata in America il punto di riferimento per quanto concerne la voce femminile nel Jazz, dopo la vittoria del Thelonious Monk Institute Unternational Jazz Competition.
Direttamente da New Orleans il blues di Little Freddie King, chitarrista e cantante che si rifà alla musica di Freddie King avendo come punto di riferimento il blues del “sud”, il blues che in Lousiana e nel Mississippi ha accompagnato gli schiavi afroamericani nei campi di cotone.
Dal South Carolina arriva il Benedict Gospel Choir, al quale è affidato l’immancabile concerto Gospel, e che garantisce dal vivo forti emozioni, anche grazie all’alto numero di componenti.
Questa è solamente una piccola parte dei concerti a cui potremo assistere in occasione di Umbria Jazz Winter, che nacque come una costola di Umbria Jazz ma che, anno dopo anno, ha acquisito una sua personalità e rilevanza a livello nazionale.
UJ winter sarà un appuntamento da non perdere, non solo per gli appassionati ed esperti di musica, che potranno assistere a concerti di alta qualità, ma anche per tutti coloro che vorranno passare una piacevole vacanza ad Orvieto, coccolati dalla musica e dai tanti eventi collaterali.
Giulio Pocecco (Umbria e Cultura)