Primo passo verso il superamento di una situazione inconcepibile in cui si trovano i nostri territori per quanto riguarda l’amministrazione della Giustizia, cioè, dopo la chiusura del Tribunale di Orvieto, l’accorpamento dei nostri comuni con il Tribunale di Terni. Il nostro giornale ha denunciato la situazione in diverse occasioni. Ora ci giunge questo comunicato dell’onorevole Verini, che cita l’impegno a riguardo di tutti i parlamentari umbri. E’ un primo, importante passo. Speriamo che le lunghe procedure del bicameralismo parlamentare che abbiamo non allunghino i tempi della soluzione definitiva più di tanto. ( N.d. R)
“La Camera dei Deputati ha approvato all’unanimità la proposta di legge che assegna i territori dei Comuni di Città della Pieve, Paciano e Piegaro al circondario del Tribunale di Perugia, togliendoli da quello di Terni, cui erano stati assegnati in seguito alla riforma della geografia giudiziaria di tre anni
fa”.
Lo comunica il parlamentare Walter Verini, presentatore della proposta di legge. “La proposta – spiega Verini – era stata da me presentata e sottoposta a tutti i parlamentari umbri che l’avevano sottoscritta: i deputati eletti in Umbria Sereni, Ascani e Giulietti, Laffranco, Galgano, Ciprini e Gallinella. Questa
ampia condivisione ha consentito di portare al voto in sede legislativa (direttamente in Commissione su delega dell’Aula) il provvedimento, che ora passerà al Senato per l’approvazione definitiva”.
“Come è noto – prosegue Verini – questi tre comuni appartenevano al circondario del Tribunale di Orvieto, chiuso anni fa con la riforma assieme ad altre decine di tribunali e avevano automaticamente seguito quel circondario assegnato al Tribunale di Terni”.
“Era una situazione irrazionale – continua il deputato umbro – per la grande distanza di quei territori da Terni e per la vicinanza a Perugia, situazione la cui soluzione era stata sostenuta con forza da Sindaci, cittadini, avvocati, del territorio lacustre”. ” Di qui – conclude Verini – la proposta di legge per risolvere questa anomalia, condivisa giustamente da tutti e ora approvata. Ho già preso contatto con i parlamentari umbri della Commissione Giustizia del Senato perché anche lì si possa lavorare con lo stesso spirito costruttivo e giungere ad una rapida approvazione definitiva del provvedimento”.