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Primarie. “Il format di Castiglione”

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C’era aria delle grandi occasioni al Caffè Latino di Castiglione del Lago ieri mattina per la presentazione delle candidature alle primarie del Pd, in vista delle prossime elezioni comunali. Oltre ai tre più diretti interessati, Matteo Burico, Alessio Meloni e Mariella Spadoni, c’era la segretaria comunale del partito Maria Laura Sebastianelli, il sindaco Sergio Batino e alcuni dei dirigenti locali come Leandro Pacelli. C’erano figure del mondo politico castiglionese come Fiorello Primi e diversi consiglieri insieme ad un buon numero di cittadini. L’attesa non era tanto sui nomi, ovviamente, perché già noti e comparsi sulla stampa, quanto per come sarebbero state presentate ed organizzate queste primarie tanto attese e già tanto chiacchierate.

E c’era anche attesa per la prima uscita a Castiglione del Lago del nuovo segretario regionale di fresca nomina, Giampiero Bocci, alla sua prima uscita pubblica castiglionese, che si è portato dietro anche Simona Meloni, una degli sfidanti sconfitti, presentata come stretta collaboratrice.

C’era attesa perché le primarie a Castiglione sono ormai una tradizione affermata e radicata nel Pd locale , ma proprio le primarie dieci anni fa provocarono una frattura mai ricomposta con i dirigenti e con l’area di Progetto Democratico che fa capo a Fabio Duca.

C’era nell’aria, si avvertiva tutta la preoccupazione del momento politico che vive il Pd in generale e quello lacustre in particolare. Quella del Trasimeno è rimasta infatti l’ultima enclave in Umbria, dove il Pd mantiene la maggioranza relativa, ma in modo particolare a Castiglione, dove si voterà con il doppio turno, questa maggioranza ammesso che sia mantenuta, potrebbe non bastare.

Bocci aprendo i lavori ha detto che Castiglione sarà l’unico comune dove il Pd farà le primarie, perché le esperienze passate, in Umbria ma non solo, hanno dimostrato che le primarie dividono piuttosto che unire. Poi hanno parlato i tre protagonisti. In altra parte del giornale facciamo un resoconto più completo. Mariella Spadoni, anche perché ha dovuto aprire gli interventi, si è limitata a sottolineare lo spirito unitario e di collaborazione con gli altri due candidati che intende mantenere nel corso di questo appuntamento e successivamente in caso di vittoria. Meloni invece ha sottolineato con forza i settori della sicurezza e del sociale, del lavoro e della scuola, come campi prioritari della propria attenzione amministrativa. Burico, invece, ha posto l’attenzione sul rapporto con la regione, o meglio con le regioni, Umbria e Toscana, indicando in questa centralità e baricentricità di Castiglione e del Trasimeno la grande opportunità futura, piuttosto che l’attuale causa di emarginazione.

Ma diciamo che la sorpresa e la novità è arrivata quando sono state illustrate le regole di questa competizione interna. Meloni, Spadoni e Burico hanno firmato, erga omnes, un accordo in cui al termine del confronto si impegnano non solo a rispettare l’esito del voto, ma anche a far parte della lista capeggiata dal vincitore, come capilista. Si tratta indubbiamente, almeno per le nostre conoscenze di una novità assoluta e di forte impatto.

Non a caso questa tradizione positiva avvalorata dal comportamento delle primarie di cinque anni fa è stata rivendicata nel corso della riunione come un valore distintivo del Pd castiglionese. Ed è stato detto che questa potrebbe essere una lezione da cui trarre insegnamenti in tutta la regione e perché no anche in altre forze politiche, visto che la democrazia non ha colori.Oggi in Italia le primarie vengono fatte solo dal PD e dal M5Stelle.

Non c’è stata purtroppo la possibilità di porre domande ai tre protagonisti ed a Bocci. Sicuramente a Bocci avremmo chiesto se è proprio sicuro che Castiglione del Lago sarà l’unico comune a fare le primarie e se è proprio sicuro, anche alla luce di questo “format castiglionese”, che il non farle in comuni in cui già da adesso risultano evidenti profonde divisioni sia la strada migliore.

Ai tre candidai avremmo chiesto notizie sulle alleanze. Perché nonostante tutto quello che di buono si può dire sul clima della giornata, poi a maggio quando voterà tutta Castiglione le alleanze, politiche e con i cittadini, diventeranno decisive per confermarsi come inquilini a privilegiati Palazzo della Corgna. (g.f)