Castiglione del Lago. – “E’ giunta a maturazione la necessità del passaggio delle deleghe funzionali della Polvese dalla Provincia all’Unione dei Comuni. Alla luce del nuovo quadro giuridico-istituzionale che si sta delineando, è logico pensare che, pur rimanendo la proprietà in seno alla Provincia, la gestione dell’isola possa essere demandata, con lo strumento giuridico più opportuno, all’Unione”. A pronunciare queste parole è stato il delegato della Provincia di Perugia al lago Trasimeno, a conclusione del convegno-dibattito promosso questa mattina dal Comune di Castiglione del Lago per raccogliere “spunti, riflessioni e proposte per Isola Polvese”. Un incontro che ha raccolto intorno allo stesso tavolo i soggetti che a diverso titolo sono chiamati in causa: Regione, Provincia, Comuni, Arpa e gli attuali gestori delle strutture ricettive e produttive dell’Isola (Oleificio Il progresso-Officina sociale umbra). Convinti che la Polvese debba giocare un ruolo centrale nella promozione del Trasimeno e della necessità di costruire per essa un disegno univoco, dal Comune di Castiglione del Lago si è levata con forza la richiesta di tornare, insieme agli altri sette Comuni del lago, “a giocare un ruolo da protagonisti e a contribuire a costruire un progetto che guardi al futuro in maniera più significativa del passato”. Da qui l’appello formale rivolto ai livelli istituzionali più alti affinché si valuti concretamente l’ipotesi di trasferire al territorio e quindi alla neocostituita Unione dei Comuni deleghe e competenze relative alla più grande delle isole del Trasimeno.
Ci sono poi questioni irrisolte più specifiche che per il sindaco di Castiglione del Lago non possono più attendere, prima tra tutti quella dei collegamenti. “Non è più accettabile – ha detto – che Castiglione del Lago non abbia collegamenti diretti con l’Isola, né che il servizio non possa essere svolto da privati”. “La Provincia di Perugia – ha ricostruito il suo consigliere delegato – dagli anni ’80 ad oggi ha investito sull’Isola in maniera consistente e importante, nel costante rispetto della sua vocazione principale, quella ambientale. Ma il quadro istituzionale è in profondo mutamento e si stanno creando le condizioni affinché non solo le competenze della Polvese, che tuttavia rimarrà di proprietà della Provincia, ma anche le funzioni amministrative che l’Ente conserva sul lago possano essere trasferite all’Unione dei Comuni. A tal proposito sarà necessario aprire un tavolo di confronto con la Regione per esaminare e definire tutti gli aspetti di questo importante e delicato passaggio”. Rispetto ai progetti per la valorizzazione e il rilancio dell’Isola tutti d’accordo nel far leva sulle sue principali vocazioni: ambientale, agricola, turistica e della pesca. Le stesse su cui poggia i pilastri il progetto Po-Trà elaborato dai nuovi soggetti che dalla scorsa primavera e per l’arco di sei anni hanno preso in carico strutture ricettive e azienda agricola. Per la Polvese è stato dunque concepito un modello di sviluppo complesso e sostenibile, che ha nell’olio il suo prodotto identificativo e che prevede la promozione di un turismo di conoscenza e di rispetto e una mobilità dolce. ”Siamo convinti – è stato detto – che le politiche che si attueranno alla Polvese potranno condizionare positivamente tutto il territorio circostante”.
da Stampa e Provincia
*titolo del Corriere Pievese