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PerSo Film Festival. I nuovi sguardi del cinema del reale

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Corriere dell’Umbria  del 15-09-2015Sabrina Busiri Vici

PerSo film festival: dal 18 al 27 settembre 110 proiezioni di documentari a tematica sociale. Undici premi in concorso

PerSoßlm festival: dal 18 al 27 settembre proiezioni di documentari a tematica sociale. Facce, storie. La vita. Quella della gente comune e dei drammi personali che diventano universali e parlano a tutti. E’ il cinema del reale a raccontare buone pratiche e nuovi sguardi sul sociale e sui problemi del lavoro, della droga, della malattia. Un primo piano sul welfare che per dieci giorni, dal 18 al 27 settembre, riempirà Perugia di contenuti attraverso un festival alla sua prima edizione ma già con un vissuto e un’esperienza acquisita sul campo di un numero zero carico di grandi cifre. E della certezza di essere sulla buona strada anche in una regione dove la cinematografia fa il fanalino di coda, arrivano solo spiccioli dal Ministero e dove si attende da decenni una legge regionale in materia che metta mano alle tante carenze tra le quali l’assenza di una Umbria film commission. Ieri, a Umbro, lo staff organizzativo del Perso, con il direttore artistico Marco Balsamo, e Stefano Rulli, presidente della Città del sole (fondazione che si occupa di persone con problematiche psichiche), hanno tracciato una panoramica di quanto avverrà.

Con loro, altri ospiti, tra i quali il regista Giuliano Montaldo che sarà presente anche sabato 19 allo Zenith alla proiezione del suo film Sacco e Vanzetti, palma d’oro a Cannes, inserito tra gli eventi speciali del festival. Attesi anche Valerio Mastandrea per la cerimonia di premiazione e il cineasta Roberto Andò che. con l’attrice Valentina Camelutti e l’antropologo Piergiorgio Giacche, formerà la giuria ufficiale. Poi tanti autori, registi e attori da tutto il mondo. In programma 110 proiezioni, tutte gratuite; 52 opere in concorso, selezionate tra le 277 arrivate, e scelte da un comitato di 15 giovani coordinati dal direttore artistico Mario Balsamo. Cinque le sezioni in concorso (medio e lungometraggi; cortometraggio, promo, spot e Umbria in celluloide). Cinque le giurie. Oltre a quella ufficiale e al comitato di selezione, assegneranno i premi il pubblico, i detenuti e i rifugiati politici. Saranno quest’ultimi a giudicare le produzioni umbre. Verranno premiate 11 opere in concorso per un montepremi totale di 21 mila euro.

Tra le parole chiave del festival c’è senz’altro fare rete: con le istituzioni, dalla Regione al Comune di Perugia; ma anche con l’Università degli studi, Università per Stranieri, Città del sole e con le scuole ampiamente coinvolte con proiezioni sia durante i giorni del festival che su richiesta nel corso dell’anno scolastico.

Centomila euro di budget (“Per un festival che ne vale molto di più precisa Marco Casodi, direttore organizzativo): primo sostenitore Regione Umbria, importante anche il contributo di 20mila euro arrivato dalla Città del Sole, mentre solo 5mila euro è il fondo stanziato dal Mibact.

L’impegno per il 2016 è trovare sponsor privati e aumentare le risorse. Oltre ai film in concorso che verranno proiettati nella sale cinematografiche della città (Postmodernissimo, Zenith, Melies, Sant’Angelo), sono previsti retrospettive fuori concorso, eventi speciali, convegni e presentazioni di libri.