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Peltristo : “Riapertura a pieno regime degli uffici postali in Umbria, boom di firme nella petizione cartacea e online* .

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(Comunicato stampa)

“L’emergenza c’è stata, ma dovrebbe essere temporanea e non stabile, altrimenti non è più un’emergenza, diventa un disservizio e un disagio alla popolazione”. Sono le parole del 72enne Enzo, un residente di Capanne, località di Perugia, che interviene in merito alla situazione degli uffici postali, ancora non aperti a pieno regime dopo emergenza covid.
“A causa del covid molti uffici postali sono stati chiusi, ma adesso è arrivato il momento di riportare tutto alla normalità, con gli orari di sempre – dice il signor Enzo -. Io vado per vicinanza alle poste di Castel del Piano, ma spesso ci sono file e lungaggini e allora mi rivolgo a Mugnano, ma anche lì ci sono dei fastidi, soprattutto in estate, quando è chiuso a giorni alterni”.
Il signor Enzo è uno di quelli che ha firmato la petizione, partecipando alla raccolta firme. La petizione avviata alla fine di giugno da Augusto Peltristo, con la Civica Piegaro e il Comitato Pievaiola, ha raggiunto le 4mila firme cartacee e quasi le 400 online sulla piattaforma Change.org (https://is.gd/eGUHRZ), dove è possibile ancora firmare.
“La riduzione dei giorni di apertura degli uffici postali – esordisce Augusto Peltristo – crea negli unici aperti pericolosi assembramenti e quindi un pericolo reale per la salute e poi costringe a lunghe interminabili file agli utenti che sono costretti a sostare all’esterno dell’edificio, sia con il caldo sia con il freddo”.
La gente sta rispondendo. “Il problema della chiusura di molti uffici operata da Poste è molto sentito – dice Peltristo -, perché provoca disagi e disservizi a tanti cittadini e causa difficoltà negli spostamenti. La raccolta firme ha l’intento di persuadere in modo deciso la Direzione di Poste Italiane nella riapertura a pieno regime degli uffici postali in tutta la regione Umbria.
“Mettere la firma a questa petizione – continua Peltristo – vuol dire riaffermare il diritto ad esigere servizi essenziali nei propri Paesi e ribadire con forza che la volontà popolare può prevalere sulla logica del profitto”.
“L’emergenza c’è stata, ma dovrebbe essere temporanea e non stabile, altrimenti non è più un’emergenza, diventa un disservizio e un disagio alla popolazione”. Sono le parole del 72enne Enzo, un residente di Capanne, località di Perugia, che interviene in merito alla situazione degli uffici postali, ancora non aperti a pieno regime dopo emergenza covid.