Domenica 21 un workshop sulle maschere della vita quotidiana
Con Il lazzo della mosca e altre storie la Commedia dell’Arte approda al Teatro Caporali di Panicale, sabato 20 febbraio, alle 21. Lo spettacolo è diretto e interpretato da Fabio Mangolini, già allievo di Marcel Marceau, con una vasta esperienza in Europa, America e Giappone come attore, regista e insegnante. Le maschere sono di Donato Sartori conosciuto in tutto il mondo per le sue creazioni che perpetuano la tradizione della Commedia dell’Arte. Siamo nella seconda metà del XVI secolo. Gli attori elevano il loro mestiere, fino allora considerato come basso e infamante, al rango di arte portandolo in pochi anni dalle piazze ai luoghi di potere dell’epoca: le Corti europee. Gli attori creano personaggi vicino ai caratteri della gente, rubano dei tipi alla vita quotidiana e li rendono accessibili a ogni pubblico, li rendono universali e per questo li stilizzano, li rendono grotteschi. Usano per il loro scopo le maschere. È così che la maschera diventa anche strumento, utensile di lavoro, come quello di qualsiasi artigiano.
La Commedia dell’Arte passerà poi alla storia del teatro anche come “Teatro all’improvviso”. Per anni si darà al termine di “improvvisazione” un significato leggendario, come se tutto ciò che avvenisse sulla scena non fosse altro che il frutto dell’ispirazione dell’attore in un momento di folgorazione drammatica. Niente di più falso. E niente di più studiato e lavorato, addirittura cesellato, dell’improvvisazione dei commedianti dell’arte. Si trattava di vere e proprie partizioni che gli attori si passavano di generazione in generazione. Venivano tramandati per “Centoni”. Questi erano una specie di breviari, preziosamente custoditi da ogni attore, contenenti estratti di scene, lazzi, giochi comici, canzoni, da cui gli attori potevano attingere al momento dell’improvvisazione. Teatro di professionisti e teatro d’esportazione, visto che in pochi anni la Commedia dell’Arte, nata nel triangolo Venezia-Bologna-Milano, viene esportata in tutta Europa con grande successo. Quindi un teatro accessibile a ogni pubblico, un teatro popolare che va al di là delle barriere linguistiche e regionali. A Panicale con Mangolini l’appuntamento con la commedia dell’arte però raddoppia.
Domenica 21 febbraio, dalle 11.00 alle 17.00, sempre al Teatro Caporali l’artista terrà un workshop teatrale dal titolo Le maschere e la città, il mondo contemporaneo e le sue maschere strumenti teatrali per il vivere quotidiano. Un laboratorio alla scoperta delle maschere del quotidiano, delle regole di condotta che definiscono il nostro agire in società cercando di comprendere quali sono i meccanismi che generano la visione di noi stessi verso l’altro. Sarà fatto nella forma giocosa e gioiosa del teatro di maschera: da quella “di carattere” alla maschera “umana” fino alla maschera della Commedia dell’Arte. Un viaggio archetipale in cui scopriremo come la maschera, in realtà, sveli e non nasconda. Partendo dalla visione del mondo grottesco e deformato della maschera popolare si sveleranno i meccanismi del nostro agire quotidiano.