Perugia – È opinione generale che l’obesità abbia ormai i caratteri di una vera e propria epidemia mondiale, tanto da preoccupare non solo il mondo medico scientifico, ma anche i responsabili della salute pubblica. Sembrerebbe che i costi diretti per l’obesità in Italia siano pari a 22,8 miliardi di euro ogni anno e che il 64% di tale cifra venga speso per ospedalizzazione. Nonostante ciò l’obesità è una malattia cronica, sottovalutata fino a qualche anno fa ed ancora poco curata. L’opinione pubblica ed anche parte del mondo medico hanno una visione superficiale del problema. È ripetitivo ma necessario riaffermare che l’obesità è una malattia e come tale necessita di interventi e di team formati e ben strutturati.
Oggi, nella giornata dell’ Obesity Day, organizzata dall’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica, l’USL Umbria 1 ricorda che è sempre impegnata in campagne di sensibilizzazione attraverso i propri operatori sanitari, realizzando iniziative di prevenzione su tutto il territorio per favorire l’adozione di corrette abitudini alimentari e per promuovere l’attività fisica (Piedibus, gruppi di cammino, parchi attivi, ecc) in collaborazione con le scuole, i Comuni, medici di base e pediatri per l’identificazione precoce dei bambini in sovrappeso e obesi.
Secondo gli ultimi dati “PASSI” rilevati fra il 2012 e il 2015, nel territorio della USL Umbria 1 resta ferma la percentuale delle persone adulte, tra 18 e 69 anni, che sono in sovrappeso (32%) e obese (11%), come quelle che sono in sottopeso e normopeso (57%). L’eccesso di peso riguarda complessivamente il 43% della popolazione umbra, ovvero più di quattro persone su dieci, con una sostanziale stabilità nel periodo 2008-2015. Sono questi i dati che ha fornito il servizio di epidemiologia della USL Umbria 1, avvalendosi degli aggiornamenti offerti dal sistema di sorveglianza PASSI 2011-2015. Questi risultati, che si riferiscono al territorio della USL Umbria 1 (Perugino, Assisano, Media Valle del Tevere, Trasimeno, Alto Tevere e Alto Chiascio), risultano in linea con quelli regionali e nazionali: complessivamente la situazione appare in controtendenza rispetto all’allarmante aumento di obesità in altri Paesi.
Certo è che la situazione non va sottovalutata in quanto rappresenta uno dei principali fattori che incidono sull’aumento delle malattie croniche. In generale le condizioni di salute delle persone obese e in sovrappeso sono più critiche rispetto alla popolazione generale: il 33% riferisce di avere una diagnosi di ipertensione, il 28% il colesterolo alto (percentuali che scendono al 21% e 22% nella popolazione generale), il 7% il diabete (contro il 4% nella popolazione generale), il 9% una malattia respiratoria cronica e il 2% riporta di aver avuto un infarto del miocardio.
Il quadro fornito dal Sistema Passi conferma anche che l’eccesso di peso cresce con l’età, è più frequente negli uomini, tra le persone con più bassi livelli d’istruzione ed economicamente più svantaggiate. Il 48% delle persone in eccesso ponderale ha ricevuto il consiglio di perdere peso e il 46% il consiglio di praticare attività fisica, anche se l’attenzione degli operatori sanitari è risultata prevalentemente rivolta alle persone obese (ben il 74% ha ricevuto il consiglio di perdere peso e il 63% il consiglio di fare attività fisica).
Sicuramente appare necessario “percepire di essere in sovrappeso” perché può essere motivante per un eventuale cambiamento dello stile di vita. Nel campione riferito alla popolazione residente nel territorio USL 1 del 2012-15, la percezione di essere in sovrappeso non sempre coincide con lo stato nutrizionale calcolato in base ai dati antropometrici riferiti dagli intervistati: tra le persone in sovrappeso circa la metà ritiene che il proprio peso sia più o meno giusto; tra gli obesi questa percentuale è del 9%.
Come si calcola l’eccesso ponderale in un’intervista telefonica?
PASSI misura le caratteristiche ponderali della popolazione adulta (18-69 anni) mediante l’indice di massa corporea (IMC) stimato sulla base dei dati riferiti di altezza e peso. In relazione all’IMC le caratteristiche ponderali delle persone sono definite in 4 categorie: sottopeso (IMC <18,5), normopeso (IMC 18,5-24,9), sovrappeso (IMC 25,0-29,9) e obeso (IMC ≥ 30).
Che cos’è il sistema di sorveglianza Passi?
PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia) è un sistema di sorveglianza della popolazione adulta. L’obiettivo è stimare la frequenza e l’evoluzione dei fattori di rischio per la salute, legati ai comportamenti individuali, oltre alla diffusione delle misure di prevenzione. Tutte le 21 Regioni o Province Autonome hanno aderito al progetto. Un campione di residenti di età compresa tra 18 e 69 anni viene estratto con metodo casuale dagli elenchi delle anagrafi sanitarie. Personale delle Asl, specificamente formato, effettua interviste telefoniche (circa 25 al mese per Asl) con un questionario standardizzato. I dati vengono poi trasmessi in forma anonima via internet e registrati in un archivio unico nazionale.
Ufficio Stampa ASL 1 Umbria