Chianciano. Il sistema che ruota intorno alle terme e al benessere è un importantissimo asse del turismo nazionale, non può essere lasciato nell’agonia penosa nella quale langue. Le potenzialità ci sono e anche innumerevoli studi scientifici ne testimoniano che l’acqua termale reca innumerevoli benefici per chi ne usufruisce. Questo nuovo organo specifico a tutela del settore è benvenuto. Tra i vicepresidenti anche Daniele Barbetti dell’Associazione Albergatori Chianciano. Sicuramente avere delle comuni strategie per problemi analoghi dà più corpo e respiro alle richieste di interventi da parte degli organi centrali dello stato. Tuttavia, forse, oltre ad un comune fronte per sensibilizzare interventi e terapie bisognerebbe trovare anche delle strade per offrire una più peculiare offerta che rilanci il brand Chianciano nella sua specificità.
A questo proposito sarebbe interessante supportare con una approfondita ricerca la terapeuticità dell’acqua di Chianciano. In questo senso coinvolgere le università di Siena e di Firenze, affinchè quella serie di notizie sparse e vaghe fossero convogliate e compattate da uno studio. In seguito con pubblicazioni, convegni medici e altre strade informative divulgare i riscontri scientifici della ricerca. Si dirà che questa strada potrebbe portare frutti a medio-lungo termine. Fatto sta che sono decine e decine di anni che questa strategia si mormora senza mai innescarla nei fatti con una pianificazione robusta e seria.
Per dare ossigeno al termalismo (a differenza del benessere generalizzato nei vari centri che tutto sommato qualche risultato ha prodotto) c’è bisogno che il medico di base, dati scientifici alla mano, dica ai suoi assistiti che si possono e si devono diminuire i farmaci perché alcune patologie trovano guarigione, beneficio, giusta terapia senza controindicazione, dall’assunzione dell’acqua di Chianciano, agendo inoltre in un contesto di olistico benessere.
Ad esempio pare (ecco io vorrei poter citare una fonte scientifica e organica a questa e altre notizie origliate a destra e a manca) che l’Acqua Santa contribuisca in maniera determinante, tramite la cura idropinica, a tenere sotto controllo il colesterolo. Tutti noi ormai in modo trasversale non muoviamo un passo senza consultare nelle analisi cliniche questo valore. E subito ricorriamo alle famose pilloline (sacrosante per carità) mentre potremmo percorrere (sotto il controllo e l’indicazione medica) la strada alternativa della cura termale.
Dopo, strutture per attirare una più ampia fascia di turisti e per dare forme di svago e divertimento anche ai “termalisti puri”, ben vengano. Nessuno è così stolto da non accogliere il turista a prescindere dalle ragioni che lo hanno portato a Chianciano.
Poi sempre nell’ambito del beneficio globale, psico-fisico, sarebbe interessante rivalutare quel percorso ciclo-pedonale lungo il quale erano stati disseminati anche alcuni attrezzi ginnici, che attraversava tutta la cittadina unendo di fatto e idealmente il centro storico alla rinascente. L’attuale amministrazione ha già recuperato svariati punti di Chianciano restituendoli ad interessanti aree di aggregazione: uno per tutti la pineta. Speriamo che anche questa arteria naturalistica e paesaggistica possa essere strappata all’oblio e valorizzata come merita.
Nunzio Dell’Annunziata