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Museo Paleontologico Pietrafitta. Sottosegretario Bergonzoni: “Il Ministero è pronto”

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“I fondi ci sono e il Ministero è pronto”. Poche ma precise parole quelle pronunciate da Lucia Bergonzoni, sottosegretario di Stato al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in visita ieri pomeriggio al Museo Paleontologico “Luigi Boldrini”. La tappa in Valnestore, accompagnata dal senatore Luca Briziarelli, ha chiuso la sua giornata umbra, dopo essere stata a Cannara e Deruta.

Ad accoglierla al Museo di Pietrafitta tra gli altri i sindaci di Piegaro Roberto Ferricelli e di Panicale Giulio Cherubini, e membri delle due giunte e dei due consigli comunali. Presente anche il deputato Filippo Gallinella.

“I soldi destinati a questo Museo – ha dichiarato il sottosegretario rivolgendosi ai sindaci – sono sempre lì e non sono stati destinati ad altro. Il Ministero attende il sì da parte del Demanio che ha posto delle questioni che vanno risolte e immediatamente dopo è pronto ad aprire un Tavolo per chiudere definitivamente il percorso”.

Guidata dagli esperti della Soprintendenza Archeologica dell’Umbria Bergonzoni ha effettuata un’accurata visita alle sale espositive del Museo e al laboratorio sottostante, che viste le enormi potenzialità potrebbe diventare una vera e propria scuola di restauro.

Sono stati Ferricelli e Cherubini a ripercorrere in breve il difficile iter avviato nel 2016 che le Amministrazioni locali hanno cercato di costruire per trasferire la proprietà del Museo dalla partecipata Valnestore Sviluppo s.r.l. al Polo Museale Umbro per rilanciarlo come museo di proprietà dello Stato.

“Un lavoro quotidiano, ma silenzioso – dichiara oggi Ferricelli – che però sta per dare i sui frutti. Sono stati affrontati numerosi ostacoli da allora, ma grazie al lavoro dei liquidatori, che si sono succeduti in questi anni, unitamente a quello della Soprintendenza guidata dalla dott.ssa Marica Mercalli, sono stati garantiti fin qui sicurezza e salvaguardia dei reperti. Tramite un impegno diretto del Comune siamo sempre intervenuti al mantenimento delle aree pertinenziali ed a breve provvederemo ad ulteriori lavori di manutenzione straordinaria. Un percorso che si è fatto ancora più duro però – ricostruisce Ferricelli – al momento del pignoramento di alcuni istituti di credito che di fatto bloccava l’iter del passaggio al Polo Museale. Il peso dell’esposizione finanziaria di Valnestore Sviluppo s.r.l. e la sua complessità di vicende interconnesse paga pesante dazio. Una vicenda che marcia su un altro binario, ma che tuttavia sta condizionando fortemente quella del Museo”.

E’ attualmente in corso di definizione un complesso e difficile accordo con i creditori per chiudere la situazione debitoria, in prima battuta, dell’immobile e dei terreni di Valnestore Sviluppo s.r.l. sul quale il museo è situato. “Un primo passo del percorso costruito in questi ultimi tempi – spiegano Ferricelli e Cherubini – che ha l’obiettivo di mantenere indenne la società dalla liquidazione, farla tornare alla normale gestione amministrativa e rilanciare sui nuovi progetti per tutto il comparto. Speriamo di essere dunque ai passi finali dell’iter che porterà il Paleontologico di Pietrafitta a nuova vita come museo di rilevanza nazionale e confidiamo nella volontà del nuovo Ministro di consentire la chiusura del percorso rispondendo in prima battuta alla richiesta della Soprintendente Mercalli di ulteriori temporanei fondi per l’attuale mantenimento in sicurezza”.

Ferricelli tiene infine a sottolineare l’importanza dell’apporto di associazioni come la “Pro Museo Luigi Boldrini” e la Pro Loco di Pietrafitta, che hanno tenuto accesi i riflettori sul Museo come in occasione della “Settima del Pianeta Terra” riprogrammata anche per il prossimo ottobre.

(Cittadino e Provincia)