Ieri, mentre il Premier Draghi era in Parlamento per il voto di fiducia, il Ministro del Tesoro era a Bruxelles per “approfondire e rimodulare” il PNRR predisposto dal precedente Governo. Il termine per la presentazione del piano, che deve prevedere investimenti e riforme, scade il 30 aprile. Tempi strettissimi per l’Italia e conseguentemente per le Regioni.
L’Umbria, che è una delle regioni Cenerentola del Sistema Italia, sarà in grado di cogliere la grande opportunità? Alcune aree della Regione certamente si: saranno infatti attenzionate da investimenti strategici e prodromici allo sviluppo, almeno stando all’elenco di opere previste nella bozza del PNRR / Umbria attualmente in circolazione, per un totale di 4 miliardi / €. Non l’Orvietano e non l’intera area interna Sud-Ovest della Regione.
Per l’Orvietano, compresa la bella cittadina sulla rupe, nell’elenco degli investimenti previsti dal PNRR / Umbria, in termini di ripresa e resilienza, non c’è praticamente nulla! Nella bozza di Piano attuale, che è auspicabile sia “approfondita e rimodulata” al pari del Piano Nazionale, sono previsti: uno dei tre stralci del progetto per la messa in sicurezza del fiume Paglia; l’implementazione della rete sentieristica; qualche raro intervento su edifici pubblici, uno / due interventi riguardanti dissesti idrogeologici e poco più. Nella sostanza tutte le opere riguardanti le emergenze, che sono importanti ma non direttamente strategiche per avviare una stagione di sviluppo. Per fare alcuni esempi: nulla riguardante l’Ospedale e la medicina territoriale, nulla sull’estensione della rete digitale nelle aree rurali,
E ‘urgente iniziare un confronto a livello intercomunale e con la Regione. E ‘necessario riprendere, nel caso approfondire e rimodulare, la strategia territoriale “Area Interna Sud-Ovest Orvietano” definita ed approvata nel corso della scorsa consiliatura da 20 amministrazioni, che prevedeva appunto investimenti e riforme. Un lavoro di fatto abbandonato nel corso dell’attuale mandato, ma che aveva centrato e iniziato ad affrontare concretamente alcuni grandi temi, come ad esempio, stando alle criticità emerse in conseguenza della pandemia e le linee d’indirizzo del Next Generation EU: un servizio di Protezione Civile in convenzione tra 20 comuni che traguardava una riforma dei servizi di area vasta, il servizio di telemedicina,
Se non ci svegliamo e ricominciamo ad attivare serie politiche territoriali, rischiamo di essere la Cenerentola della Cenerentola. Per non parlare della grave responsabilità verso le future generazioni.
Gian Luigi Maravalle
Sindaco di Ficulle