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Magione – `Mercatone Uno` . Deserta l`asta per la vendita

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 Magione. Rassegna stampa. Dalla Nazione Umbria di Silvia Angelici.  Il verdetto  adesso ha i sigilli dell’ufficialità. Il Mércateme Uno di Magione, messo all’asta con una vendita in blocco insieme agli altn 79 punti vendita sparsi in tutta Italia, è rimasto ancora una volta senza acquirenti. I tré commissari del Gruppo, in amministrazione straordinaria dall’aprile del 2015, hanno reso noto alle organizzazioni sindacali Fisascat-Cisl, Filcams-Cgil e Uiltucs, che non hanno ricevuto offerte d’acquisto dell’intero compendio aziendale nei termini previsti dal bando pubblicato a giugno, ma unicamente manifestazioni di interesse non vincolanti. Questo significa che il magazzino di Magione, chiuso ormai da tempo, rimane ancora con le saracinesche abbassate e i 40 cassintegrati vedono di nuovo svanire prospettive occupazionali a breve.

«In termini pratici – riferisce a nome dei colleghi il segretario regionale della Fisascat-Cisl Valerio Natili – i commissari straordinari dovranno ora predisporre e pubblicare un altro bando di gara per la cessione dell’intero pacchetto Mercatone che, a detta degli stessi, «sarà finalizzato al raggiungimento degli obiettivi della procedura di amministrazione straordinaria, che sono continuità azien dale, tutela occupazionale, soddisfazione dei creditori. I responsabili della procedura – prosegue la Cisl – hanno manifestato un giudizio positivo in tema di risultati commerciali raggiunti; parrebbe, infatti, che la quota di mercato di Mercatone Uno abbia raggiunto a luglio il 9,4% (contro il 6,6% del luglio 2015). Per quanto ritenessimo prevedibile l’esito del bando, siamo comunque preoccupati per gli sviluppi dell’amministrazione straordinaria in quanto diverse criticità continuano a registrarsi a livello di qualche punto di vendita e la circostanza che non siano state presentate offerte vincolanti accresce il timore per la tenuta occupazionale del Gruppo».

Come annunciato già all’iniziaio della settimana la Fisascat, insieme alle istituzioni, compreso il sindaco di Magione Giacomo Chiodini, si attiveranno con le altre sigle sindacali per un incontro con i Commissari straordinari. Obiettivo fare il punto della situazione e procedere alla predisposizione di un nuovo bando che preveda capitolati più appetibili per gli acquirenti. «Non escludiamo – ipotizza Natili – una soluzione di “spacchettamento” per il punto vendita di Magio ne». Le offerte partivano da una base d’asta di 280 milioni, tanto erano stati valutati nero su bianco i 79 negozi del marchio sparsi in gran parte del territorio nazionale