dal Corriere dell’Umbria di Alessandro Antonini
In occasione della sua presenza a Perugia per il convegno degli ex consiglieri sulla macroregione il sottosegretario Giampiero Bocci ha trovato il modo di esprimersi sul futuro dell’Umbria come regione.
“l’Umbria – ha detto Bocci – non deve avere timore del cambiamento, semmai ci dobbiamo porre il problema sul come essere protagonisti dentro al cambiamento”. Il riferimento è anche ma non solo al processo di riforma che, in Italia, si è avviato. Province addio. Col referendum via anche il Senato. Dalla prossima legislatura tocca alle Regioni.
“L’Umbria – ha detto Bocci -dovrà essere protagonista di questo processo. Del resto la stessa presidente della giunta regionale lo ha avviato, con l’iniziativa insieme ai presidenti della Regioni Toscana e Marche. Noi più di altri abbiamo l’interesse a starci dentro perché la nostra dimensione ed il nostro potere contrattuale, sicuramente inferiore rispetto alla Toscana, al Lazio, a Regioni più grandi, però se riscopriamo quel sano regionalismo legato alle ambizioni degli anni ’70 e della classe dirigente di allora, che capiva la trasformazione e che bisognava accompagnarla da ‘dentro’, penso che l’Umbria riuscirà a creare una dimensione con maggiori vantaggi per la comunità regionale. La piccola Umbria dovrà guidare questo processo – ha esortato Bocci – perché dispone sia degli strumenti che delle persone giuste per farlo”.