Home Rubriche Lega: “L’ITC di Magione non può chiudere. Serve un re-indirizzamento dell’offerta formativa”

Lega: “L’ITC di Magione non può chiudere. Serve un re-indirizzamento dell’offerta formativa”

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L’Itc di Magione rischia la chiusura. L’allarme è lanciato della Lega Trasimeno con i suoi referenti, il consigliere Marco Menconi e il responsabile comunale Andrea Cacioppi: “Ci sono poche iscrizioni alla classe prima – tuonano i leghisti – rischiamo di perdere un’eccellenza del territorio, serve un’attenta programmazione da parte delle istituzioni. Chiudere, nel tempo, una scuola che rappresenta un punto cardine della tradizione locale comporterebbe un impoverimento in termini di offerta formativa ma ne risentirebbe anche l’economia territoriale che, anziché concentrarsi sulle piccole attività del comprensorio,  si proietterebbe verso le nuove destinazioni prescelte dagli studenti. L’azione dell’Amministrazione comunale non può limitarsi ad una semplice nota, deve scendere in campo e trovare una soluzione concreta ad un problema che da tempo attanaglia molte famiglie locali e che è destinata a degenerare.

Quanto sta accadendo alla scuola superiore di Magione – spiegano i due leghisti – è in realtà una questione che interessa molti istituti superiori. Oltre ad un calo demografico nazionale, registrato negli ultimi decenni, le cui responsabilità andrebbero ricercate nei governi nazionali che hanno preceduto quello di Conte, negli anni la scuola di Magione ha perso il suo appeal a causa anche di un’ offerta formativa ormai poco coinvolgente. Per questo  chiediamo al sindaco di impegnarsi, anche coinvolgendo i primi cittadini degli altri comuni, per chiedere un re- indirizzamento dell’istituto optando per un’offerta più vicina al settore alberghiero e turistico che rappresenta la vocazione naturale del nostro comprensorio, anche perché nelle vicinanze non esiste una realtà simile tanto che molto studenti magionesi sono costretti a frequentare le scuole alberghiere di Assisi o quelle della vicina Toscana. Confidiamo che l’amministrazione accolta la nostra proposta – concludono i due leghisti – perché in questa vicenda tutti abbiamo un minimo comune denominatore, ovvero il bene della nostra Magione e del Trasimeno”

Ufficio Stampa Lega Trasimeno