Quando l’agenzia di stampa della Regione Umbria ha pubblicato ieri sera questa nota dell’assessore al Bilancio ed alla Programmazione Andrea Bartolini, noi leggendo solo il titolo, che era molto più soft del nostro, siamo saltati sulla sedia. Crediamo che lo abbiano fatto anche gli otto sindaci dei Comuni che compongono l’Unione dei Comuni del Trasimeno, di fresca costituzione. Il nostro titolo è più esplicito e meno diplomatico, ma pensiamo che chiunque leggerà la nota non potrà che dire che sintetizza perfettamente le parole dell’assessore che sono state estremamente chiare. Noi, dice il rappresentante della Regione, la nostra parte la stiamo facendo. Ora datevi anche voi una mossa perché finora non ci siamo. In un momento di crisi grave dal punto di vista economico e della credibilità della politica l’accusa o il rimbrotto non è di poco conto. Finora anche da noi la Regione si era presa solo le critiche per la sua antica sottovalutazione del ruolo, dei problemi e delle potenzialità dell’area del Trasimeno. Ora però la palla è stata rimandata in riva e attorno al Lago. Sentiremo cosa avranno da dire i sindaci, i Comuni e soprattutto questo loro nuovo strumento, l’Unione, che pare che abbia qualche problema, perlomeno nell’avviare i motori. (g.f)
(aun) Sarà direttamente l’Unione dei Comuni a gestire tutto l’iter degli interventi previsti nell’ambito del Progetto integrato d’area per il bacino del Trasimeno. E’ quanto prevede la bozza di convenzione adottata dalla Giunta regionale nella sua ultima seduta, su proposta della presidente Catiuscia Marini. La convenzione è uno degli atti finali e necessari per avviare tutta la strumentazione operativa del progetto e una volta sottoscritta dalla Regione con gli otto comuni interessati (Castiglione del Lago, Città della Pieve, Magione, Paciano, Panicale, Passignano sul Trasimeno, Piegaro e Tuoro sul Trasimeno), consentirà anche, entro i 30 giorni previsti, il trasferimento del primo anticipo dei 15 milioni di euro previsti.
“Il bacino del Trasimeno – ha affermato l’assessore regionale alle riforme istituzionali ed all’attuazione della riforma delle aree vaste e forme associative degli enti locali, Antonio Bartolini – è stato individuato come realtà di particolare pregio ambientale per interventi di riqualificazione e sviluppo, finanziabile con la strumentazione prevista nei regolamenti comunitari. Tutti e tre i programmi operativi regionali del FEASR, FESR e FSE della programmazione 2014-2020 finanziano in modo integrato i progetti di riqualificazione dell’area attraverso lo strumento ITI (Investimenti territoriali integrati) previsto dalla normativa comunitaria”.
“E’ stato avviato un percorso di co-progettazione della strategia con i Comuni interessati – ha proseguito l’assessore – che riguarda parecchi assi di intervento quali la tutela e la valorizzazione dei beni ambientali e culturali, la competitività delle piccole e medie imprese, l’inclusione sociale, le tecnologie dell’informazione e comunicazione, l’efficientamento delle Pubbliche Amministrazioni (comprese le funzioni unificabili) e l’assistenza tecnica.
Al termine di una vasta ed accurata fase di partecipazione è stato adottato il Documento di strategia nell’ambito del Progetto integrato d’area per il bacino del Trasimeno.
La Regione Umbria ha poi adottato, il Documento “Schede degli interventi e modalità attuative”, contenente in particolare le schede di dettaglio degli interventi programmati, per ciascun Asse ITI, e la governance dell’ITI Trasimeno ed i Programmi Operativi FESR, FSE sono stati modificati nel corso del 2016-2017 proprio al fine di prevedere l’utilizzo degli Investimenti territoriali integrati, mentre per il Programma di Sviluppo Rurale è tuttora in corso l’iter per la proposta di modifica già concordata con la Commissione Europea.
Tutto ciò – ha sottolineato Bartolini – è stato fatto in tempi molto rapidi tenuto conto della complessità delle procedure e va ad aggiungersi ai numerosi interventi che la Regione ha messo in campo per il Trasimeno che vanno dalla sanità alla viabilità (con l’intervento sulla Pievaiola), dal turismo, alla riqualificazione urbana, dall’agricoltura all’ambiente.
Ed in questo percorso abbiamo sempre voluto valorizzare al massimo la capacità gestionale ed amministrativa del territorio, accogliendo la proposta che ci è stata avanzata di affidare proprio all’Unione dei Comuni la gestione dell’Iti ed assegnando ulteriori 400mila euro per il rafforzamento amministrativo. Stiamo inoltre valutando l’ipotesi di trasferire sempre all’Unione anche le funzioni attualmente delegate alla Provincia per le materie riguardanti il lago Trasimeno. Nei prossimi giorni abbiamo in calendario un incontro con i sindaci del Trasimeno su queste problematiche, ma c’è bisogno di una piena collaborazione da parte degli enti locali del territorio, a partire, ad esempio, da una seria razionalizzazione e riorganizzazione degli Uffici e dei Servizi che al momento sembra alquanto problematica.
Mi sembra chiaro però – ha concluso Bartolini – che gli sforzi non possono essere tutti e soltanto della Regione che ha battuto e sta battendo in maniera molto chiara i suoi colpi. Sarà dunque opportuno, aldilà delle chiacchiere, uno sforzo di tutti per giungere ad una seria e rapida attuazione di questo progetto fondamentale per l’economia del Trasimeno”.
*Titolo del Corriere Pievese