Rassegna Stampa. Dalla Nazione Umbria di Donatella Miliani. Giovani, lavoro, famiglia. Anche nel «primo giorno di scuola», da presidente dei vescovi italiani, come ha detto il sottosegretario Giuseppe Baturi introducendolo alla conferenza stampa nell’atrio della Sala delle udienze Paolo VI in Vaticano, il cardinale Gualtiero Bassetti ha ribadito quelle che sono le sue priorità e continueranno ad esserlo anche alla guida della Cei.
Bassetti, il pastore vicino agli ultimi, che esce con la sua utilitaria per raggiungere le periferie là dove c’è la gente che più ha bisogno di aiuto; fedele all’idea di una Chiesa «ospedale da campo» come la vuole Papa Francesco, affronta le domande dei giornalisti spaziando dalla politica, ai migranti, dalla pedofilia, al biotestamento, alla catechesi per i divorziati fino al dramma del terremoto, rassicurando gli umbri «Nessuno rubi loro la speranza nel futuro Senza lavoro non c’è dignità» che comunque lui non li lascerà. «Gli impegni aumentano – dice -, ma per fortuna a Perugia il Papa ha nominato un ausiliario giovane e pieno di energie, don Paolo Giulietti. Io gli starò a fianco ma lui ora farà un po’ di più. Ma ci sono, sempre».
Bassetti ha l’aria di chi guarda oltre le telecamere: nei suoi occhi ritornano le immagini della gente del sisma. Impaurita ma pronta a risollevarsi. Bassetti ‘vede’ gli «occhi della speranza». Parola cara al cardinale che ha lanciato un grido forte in favore dei giovani: «Nessuno deve rubare loro la speranza, il futuro. Quando manca il lavoro si toglie la dignità» sottolinea citando quel 35 per cento di disoccupazione giovanile dell’Umbria che lo aveva già allarmato tanto prima che qualcuno gli rivelasse che in altri luoghi del Paese il dato supera il 50.
Lui che si è definito «improvvisatore, cioè il contrario di calcolatore, perché mi faccio guidare più dalle ragioni del cuore che da quelle dell’intelletto», ha lanciato un monito contro quei «lupi che rubano i sogni dei ragazzi». Parlando dei giorni che hanno preceduto la sua nomina racconta: «Ero venuto, forte della mia età, con la curiosità di vedere chi sarebbe stato eletto. Dopo l’incontro con il Papa e l’affetto che è arrivato da lui e dai confratelli mi sono incoraggiato».
Qualcuno lo invita a parlare dei migranti. «Tutti debbono essere accolti – risponde -, anche se è un problema epocale di fronte al quale siamo impotenti se dobbiamo, come Italia, affrontarlo da soli». A proposito dell’incarico che lui stesso ha detto «arriva al crepuscolo della vita», ricordando gli splendidi tramonti dell’isola d’Elba chiarisce: «In fondo erano solo preludio di speranza nell’inizio di un nuovo giorno…». Cosi in apertura della sua prima conferenza stampa da presidente della Cei in Vaticano ha detto di se stesso il cardinale Bassetti. Il saluto al suo staff mentre lascia in auto il Vaticano, Bassetti abbassa il finestrino e al suo addetto stampa diocesano Riccardo Liguori, al redattore di Umbria Radio Francesco Locatelli e al video-maker Michele Patueca ricorda: «lo resto a Perugia, non me ne vado!»
Ai giornalisti Bassetti ha parlato anche di se stesso rivelando che sperava di non essere scelto come nuovo presidente della Cei , almeno non prima di essere votato dai vescovi e poi di essere nominato dal Papa. I bimbi non si toccano II tema della pedofilia nella Chiesa. «La situazione è preoccupante ma la Cei non parte da zero», dice riferendosi all’intervento di Benedetto XVI. Quindi ammonisce: «I bambini non si toccano!». Oggi è al Don Bosco Questa mattina il cardinale Bassetti
farà visita al centro di formazione professionale Don Bosco, dove presiederà l’incontro di preghiera interreligiosa dei giovani delle tre sedi di Perugia, Foligno e Marsciano.