Home il caffè della domenica Il Caffè della Domenica. Non doveva andare così

Il Caffè della Domenica. Non doveva andare così

Condividi

Anche questo caffè, rischia di andarmi di traverso. Semplicemente non doveva andare così. Che ci sarebbe stata una seconda ondata prima dell’arrivo del vaccino, era previsto un po’ da tutti. Che fosse di queste dimensioni e che l’Italia si rivelasse di nuovo così impreparata, non se lo aspettava nessuno.

Di chi la responsabilità principale? Di chi ci governa a Roma e nelle Regioni. Una grande responsabilità poi ce l’abbiamo anche noi cittadini. In diversi casi ci sono stati degli atteggiamenti che dire irresponsabili è dire poco.

A Roma e nelle Regioni ci si doveva, in tempi record, attrezzare per ridurre i danni e soprattutto per prevenire. Nei servizi sanitari, nei trasporti, nei luoghi di lavoro, si doveva partire subito con la prevenzione.  Da alcune fonti sembrerebbe che in sanità con tutti questi decreti e  questi commissari del cavolo siamo  diventati operativi ad ottobre.

Come cittadini dovevamo evitare le tante accicciate, soprattutto estive. Pensare sempre, in ogni occasione, che non eravamo fuori.

Ormai siamo dentro l’incubo. Di nuovo. Un incubo, il virus, che sembra più diffuso, forse meno aggressivo, quasi incontrollabile. Stavolta poi il morale è sotto i tacchi. In specie tra il personale in prima linea, quello della sanità.

Come uscirne? Facendo le persone serie, unendo le forze. Prevenendo, prevenendo, prevenendo. In tutti i campi ed in tutti i sensi.

Unendo le forze. A cominciare da questa politica, che per buona educazione definiamo “del tutto inadeguata”. I battibecchi, le autosufficienze, le parrocchiette, i “dobbiamo fare” hanno rotto le scatole a tutti.

Fate! Fate quello che dovete fare. Siete lì per questo! Vi siete candidati voi! Fate bene e fate presto. Arriviamo ai vaccino prima possibile.

Poi per favore ridateci la scheda per votare! Così vedremo cosa pensano gli italiani dopo il passaggio di questo fronte. Dopo questa terza guerra mondiale.

Perché ci sarà tanto da pensare. Tanto da fare. E tanto, da cambiare! Dovrà essere un cantiere straordinario. Ora ci resta piuttosto difficile farlo. Difficile farlo a distanza. Difficile farlo in streaming.

Gianni Fanfano